PavoneRisorse |
(18.12.2012)
Lettera al
Maestro Corlazzoli
di Paolo Fasce
Caro Maestro Corlazzoli,
ho letto la
lettera ai tuoi allievi pubblicata su Il Fatto Quotidiano e mi sono
commosso. Per certi versi sono un tuo ammiratore, avendo letto i tuoi scritti,
primo tra tutti “Riprendiamoci la scuola. Diario d'un maestro di campagna. Come
sopravvivere alla scuola italiana e cambiarla”. Ecco, anche a me interessa
cambiarla e, come te, anche io svolgo un qualche ruolo nell'ambito della
protesta dei precari, anche se non ho mai avuto l'onore di presenziare a
trasmissioni televisive sul tema come è capitato a te, e la mia impostazione,
sarà perché sono ingegnere, è sempre stata costruttiva. In altre parole, non mi
accontento di criticare, ma ritengo anche mio dovere accompagnare alle critiche
delle controproposte. Ad esempio ho fornito qualche idea nella mia rubrica di
insegnante precario sul sito Pavone Risorse proprio sul tema della
prova preselettiva.
Famiglia Cristiana scrive che sarebbe stato più onesto organizzare una lotteria invece che sottoporre i futuri docenti a questi test d'ingresso. Non sono d'accordo. Una lotteria è senz'altro equa, ma non seleziona su nessun prerequisito. Prendendo a prestito i tanti esercizi di insiemistica che erano proposti in tanti item, il sottoinsieme dei qualificati tramite una prova di questo genere, senz'altro ha escluso diversi meritevoli, ma il valore statistico medio dell'insieme dei qualificati è senz'altro superiore a quello dei non qualificati. Col sorteggio il valore statitico medio degli estratti sarebbe uguale a quello dei non estratti. Beninteso, quando parlo di “valore statistico medio” bisogna avere in testa un confronto tra istogrammi statistici o curve simili alla gaussiana. Ti sarai accorto di come tutte le indicazioni e le linee guida ministeriali insistano sul tema della statistica, molti item delle prove INVALSI ne sono una diretta conseguenza. Pensando statisticamente, dobbiamo quindi riconoscere che ci sia da qualche parte un eliminato, penso certamente a te, che è sicuramente più meritevole di diversi che il test lo hanno passato, ma occorre considerare questi fattori: la perfezione e la giustizia non sono di questo mondo; è assai probabile che quelli meno meritevoli di te che hanno passato il primo scoglio, cadranno al secondo o al terzo ostacolo e, infine, il numero di posti in palio è limitato e la selezione, prima o poi, necessariamente si manifesterà.
Ho idee diverse dalle tue sul tema dell'INVALSI. Io penso che sia uno strumento utile alla scuola e collaboro nella commissione che predispone gli item di matematica della scuola secondaria di secondo grado. Ho quindi sviluppato una certa sensibilità, almeno credo, rispetto alla bontà di un quesito e a quello che cerca di sondare. Ti sei lamentato di questa domanda: “Pamela, Fiona e Gina, sono tre ragazze newyorkesi. Stanno prendendo il sole in una piscina della loro città. Pamela indossa un costume intero. Fiona legge un libro, Pamela e Gina sono cugine”. Non è corretto elencare le risposte possibili, bisogna anche esplicitare la richiesta: “In base alle affermazioni precedenti è possibile concludere che: Fiona è una studentessa universitaria; Pamela è grassa; a Roma non sono le 9 del mattino; Pamela e Fiona sono cugine”. Secondo la mia modesta opinione, questo è un buon quesito, anche per gli insegnanti della scuola primaria che devono collegare la matematica a contesti concreti perché la reificazione (detta alla Schwarz) dei concetti astratti, parte sempre dalla manipolazione e dall'osservazione del concreto. E invece moltissimi insegnanti della primaria si sperticano in operazioni in colonna a quattro cifre che invece di innestare algoritmi matematici nelle giovani menti, danno una terribile sensazione di astrattezza e inutilità, a partire dalle quattro operazioni. Figuriamoci quando affronteranno il logaritmi. A me, ad esempio, piacciono quei sistemi illustrati in molti filmati su YouTube che si trovano cercando “matematica cinese”. È un modo efficace di fare le moltiplicazioni in maniera “cosale”. Chiedo scusa se, da insegnante della secondaria mi sono permesso di entrare nel tuo regno, la didattica della primaria, posso garantirti che sono più severo, anche con me stesso, quando parlo dei difetti della didattica nella scuola secondaria. Ma torniamo al quesito. Non è possibile concludere dalle premesse che Pamela sia grassa. Anche a livello di inferenza, non si vede alcun appiglio. Chi prende il sole, basta andare su una spiaggia, è indifferentemente magro o grasso... Dobbiamo escludere la risposta affermante che Fiona sia una studentessa universitaria, perché, parimenti, del tema non si fa cenno nelle premesse ed, infine, è evidente che non si possa concludere che Pamela e Fiona siano cugine dal fatto che Pamela e Gina lo sono. Basta quindi il principio di esclusione per portarci alla risposta corretta e, una volta individuata, non si può non vedere il fatto che se a Roma sono le 9 del mattino, tramontando il sole ad occidente a New York il sole non è ancora sorto e, quindi, è ancora notte. Chiunque ci sia stato, ma non è necessario per rispondere, conoscerà anche l'esatta differenza di fuso orario e avrà concluso con altro ragionamento. In questa domanda, per molti anche banale, si condensano molti aspetti interessanti e concreti legati alla matematica, alla logica, alla geografia e alla geografia astronomica. Non è poco.
Beninteso, questo test non mi piace. Le domande di informatica rasentano il ridicolo (mi permetto di dirlo alla luce del fatto che sono abilitato all'insegnamento dell'informatica) e le tipologie di quelle di logica mi sembrano troppo ridotte e stereotipate. In soldoni, sono sicuro che al prossimo giro, le percentuali di chi passerà, tra chi si sarà preparato alle prove del concorso, saranno altissime. Penso che darò un contributo alla questione. Anche io ho risposto alle 50 domande proposte e quelle esatte sono state 49. Una è risultata errata e, non ti nascondo, questa notte ho dormito malissimo, ma non certo per la curiosità di sapere su quale sono caduto. Ho dormito malissimo perché sono a casa con una gamba rotta. Intendo, dicevo, mettere a disposizione le mie competenze in una serie di lezioni che organizzerò certamente prima del prossimo concorso che, dice il Ministro, verrà bandito nel 2013. Dico io: elezioni permettendo. Beninteso, le mie lezioni saranno gratuite. Magari, se ne avrò voglia, e soprattutto il tempo, metterò in linea dei filmati con “pillole di sapere”. Ad un costo molto più ridotto di quelle denunciate dalla Gabanelli su Report!
Ora, sul tema del concorso in sé vorrei spendere qualche parola. Sono con te nel pensare che questo concorso sia vergognoso, ma probabilmente per motivi diversi dai tuoi. Penso infatti che sia stata una presa in giro bandirlo prima dell'arrivo dei nuovi abilitati tramite i TFA. Oggi partecipano al concorso queste tipologie di persone: 1) gli abilitati, gli ultimi hanno conseguito il titolo nel 2009, quindi si sono laureati nel 2007, cinque anni fa. Non si può dire che siano più giovanissimi... 2) i non abilitati, quindi laureati entro il 2002/3 (lauree quinquennali) il cui valore legale del titolo di studio li ha tutelati dalle riforme che hanno attraversato la scuola a cavallo dei millenni. Quindi persone con lauree vecchie di almeno 8 anni (qualcuno ignora il seguente cavillo: i laureati nell'inverno del 2004, lo sono nella sessione invernale dell'anno accademico 2002/3 e quindi rientrano nell'insieme). E tutto questo si vede dalle statistiche: l'età media dei partecipanti a questo concorso è di 38 anni. Convengo che non sia tanto diversa da quella di chi ha partecipato alla selezione del TFA, ma tra i vincitori di questa selezione, un under 30 ci sarà pure! Trascuro il fatto che il bando avrebbe anche potuto prevedere l'inclusione dei “semplici selezionati” perché è probabile che una tale operazione sarebbe stata attaccabile sul fronte giuridico.
È inevitabile che ogni atto che coinvolge tante persone abbia dei contro, così come dei pro. I “contro” del concorso sono stati dettagliati, e li condivido quasi tutti, da tanti comitati dei precari, però bisogna anche vederne i pro e le premesse logiche e giuridiche.
Ieri sera ho assistito all'illustrazione della Costituzione Italiana fatta da Roberto Benigni su RAI 1. Ho letto su Twitter come su Facebook, immediati commenti entusiastici ad ogni passo. Ogni battuta, ogni commento, ogni frecciata è stata fedelmente riportata in un tripudio di omaggi alla Costituzione medesima. Marco Rossi Doria, sottosegretario all'Istruzione, ha più volte ricordato che la parola “Concorso” è scritta nella Costituzione. Credo che in qualche modo occorra tenerne conto.
Occorre poi osservare un dato. Quando in questi anni si è assunto per via legislativa, metà dei posti sono andati alle Graduatorie ad Esaurimento, ma l'altra metà è andata alle vecchie GM, quelle del 1999. Io ho incontrato diversi colleghi che da anni lavoravano nell'industria o in altri settori e, senza un giorno di precariato, si sono trovati catapultati a scuola. È vero che in molte province e in diverse classi di concorso le GM sono esaurite, ma questo spiega solo l'interesse a mantenere il sistema inalterato. Interesse che comprendo bene. Registro che con il vecchio sistema non vengono assunti solo “precari veri”, ma anche paracadutati che drenano molti posti preziosi. Il concorso ripristina delle GM composte in massima parte da persone che provengono dalle GaE e, di conseguenza, limitano questo drenaggio. A titolo di esempio, nelle classi di concorso nelle quali sono abilitato, le GM sono vive e vegete e il Concorso consentirà a chi sta nelle GAE di accedere anche a quel canale.
Personalmente, lo dichiaro a scanso di equivoci, penso che i numeri banditi per i TFA, così come quelli banditi per le vecchie SSIS, per non parlare dei funesti corsi abilitanti, dei quali se ne profila uno all'orizzonte, determinano un surplus di abilitati che, tuttavia, lo sono non per colpa loro. In virtù di questo fattore, io penso che sia necessario sancire ora e per sempre il doppio canale, consentendo a tutti gli abilitati di entrare nelle Graduatorie ad Esaurimento (che dovrebbero tornare ad essere “Permanenti”) per tutelare chi è stato danneggiato dal sistema universitario che bandisce più posti del necessario perché è alla canna del gas. Ritengo parimenti doveroso affiancare un sistema riconosciuto e stabile di tipo concorsuale che acceleri il percorso di accesso per i più meritevoli. Per dare un senso concreto a questa parola, occorre senz'altro affinare le procedure concorsuali nella direzione del senso. Ad esempio, leggo molte critiche al fatto che i commissari saranno nostri colleghi. Io penso che questo sia invece un valore perché si riconosce alla Scuola e ai suoi docenti un ruolo di prestigio che penso vada tutelato.