(07.02.99)
Le mappe
di Marco Guastavigna
Sono ormai numerosi i programmi utilizzabili per l'elaborazione di mappe
concettuali, mentali, dinamiche.
Poiché li ritengo una risorsa molto promettente da un punto di vista formativo ho
ritenuto utile "recensirne" alcuni e dare indicazioni su come reperirli.
Prima però due precisazioni:
a) per quel che concerne la valenza e la potenza didattica di questi strumenti mi sembrano sufficienti da una parte, per le concettuali, l'indicazione bibliografica di un "classico" dell'argomento (J.D. Novak, D.B, Gowin - «Imparando a imparare», SEI, Torino, 1989), nel quale si fa riferimento a esperienze d'uso sia nella scuola di base sia in quella superiore e uno "schema", nel quale sintetizzo alcune delle possibili finalità del loro impiego, e dall'altra, per le mentali, il riferimento al Buzan Centre :
figura 1
b) da un punto di vista generale una mappa va concepita con grande chiarezza NON come "disegno", ma come (il tentativo di arrivare alla) rappresentazione di un ragionamento; l'assunzione esplicita di questo punto di vista è molto importante sul piano generale - cioè con qualsiasi tecnologia ci si appresti a realizzare mappe - ma soprattutto in ambiente elettronico, perché solo con questa prospettiva cognitiva si possono utilizzare fino in fondo le possibilità di procedere per raffinamenti progressivi, di perfezionare via via gli oggetti, che sono date dalle tecnologie di elaborazione delle informazioni su supporto flessibile.
Passiamo ora ai software.
Inspiration
5.0c per Windows 9X e per Windows 3.1. Consente di organizzare le idee sia secondo il modello della mappa grafica sia secondo quello delloutliner gerarchico: con un colpetto di mouse infatti si passa immediatamente da un sistema di rappresentazione all'altro. Permette di costruire sia mappe mentali sia mappe concettuali Ne sono reperibili su Internet le versioni dimostrative, con cui non è possibile il salvataggio dei files, oppure le versioni di valutazione corredate di alcuni esempi di tipo didattico e pienamente funzionanti per un periodo di 30 gg. La semplicità dell'interfaccia rapidamente consente di superare qualche impiccio derivante dalla lingua inglese: ciascuna operazione fondamentale (definizione di un blocco, sua denominazione, interventi sulla forma del blocco stesso, tracciamento e denominazione delle relazioni) è infatti realizzabile attraverso strumenti direttamente visibili e facilmente identificabili. Di grande utilità mi appaiono infine la possibilità di definire verbalmente le relazioni nonché quella di orientarle mediante punte di freccia, come precedemente illustrato nella figura 1. |
Activity Map. E' a sua volta reperibile su Internet in forma di Demo, con scadenza a 30 giorni. Consente di realizzare mappe mentali L'interesse di questo software sta nella possibilità di visualizzare in modo alternato l'insieme del proprio lavoro o una sua porzione, come illustrato qui sotto in figura 2 e figura 3. |
figura 2
figura 3
The Brain. Anche questo programma è reperibile via Internet. Permette di realizzare mappe dinamiche.In modo ancor più accentuato del precedente software dà all'utente infatti la facoltà di spostare l'attenzione da un punto a un altro della mappa e di assistere ogni volta a una sua ristrutturazione topologica (cfr. figura 4 e figura 5). |
figura 4
figura 5
Soprattutto però può divenire un utile strumento di guida e di
orientamento sulla rete Internet, dal momento che consente e di immettere indirizzi attivi
nei propri "blocchi" e di pubblicare e quindi di condividere il proprio
lavoro su di un sito apposito. Qui di seguito è
collegato un esempio da me realizzato, per utlizzare il quale è necessario disporre
del software sul proprio PC.
Promenade. Ne ha curato in modo particolare la realizzazione Stefano Penge; in versione di ricerca è distribuito sul CD allegato al testo "Nuovo manuale di didattica multimediale" di R. Maragliano: mi auguro che sia presto a sua volta scaricabile dalla rete. La sua caratteristica più interessante è a mio giudizio il tentativo di andare oltre l'aspetto com/planare della rappresentazione tradizionale della mappa, nella direzione della "multidimensionalità": esso è infatti uno strumento di progettazione di "ipermedia" a struttura reticolare, fondato oltre che su nodi e legami anche su gruppi e livelli, come illustrato nelle figure 6, 7 e 8. |
figura 6
figura 7
figura 8
Sul medesimo CD appena citato si trova anche la versione di ricerca di Textis. Attraverso la metafora dei fili e delle perle, questo programma si propone come strumento di rappresentazione e di elaborazione delle trame intertestuali, attraverso la possibilità di "commentare parole, concetti (nodi), relazioni tra nodi, sequenze di nodi e strutture complesse" e come illustrato dalle figure 9 e 10 |
figura 9
figura 10
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