Il ruolo cruciale del dirigente nelle
decisioni relative alle TIC
Non è più tempo di deleghe tecnocentriche: scelte,
responsabilità, azioni relative alle TIC sono compiti che il dirigente deve (e
può) affrontare in prima persona e sui quali i collegi dei docenti si devono
pronunciare direttamente ed esplicitamente. Si tratta infatti di scelte di
“politica scolastica”, destinate ad influenzare e in qualche caso addirittura a
dare compimento e maggiore efficacia al progetto formativo di ciascun istituto,
oltre che, genericamente, di un necessario adeguamento alla situazione
sociocomunicativa.
Qualche suggestione di tipo generale:
- ciascun dirigente, oltre a
promuovere e sostenere l’uso didattico e gestionale delle TIC, favorisca la
lettura critica delle problematiche ad esse correlate; potrebbe essere una
buona idea, per esempio, arricchire la biblioteca scolastica non solo con
libri di psicopedagogisti che hanno ragionato di TIC, ma anche con qualche
testo di autori che riflettono sull’ergonomia e sulla storia sociale delle
tecnologie; segnaliamo tre titoli: Norman, Le cose che ci fanno
intelligenti, Feltrinelli; Flichy, L’innovazione tecnologica,
Feltrinelli; Ottaviano, Mezzi per comunicare, Paravia. Indicazioni
più complete ed ampie sono leggibili in
http://www.noiosito.it/biblio.htm#due;
- una scuola che si apre alle TIC
propone varie “sfide”. Qui ne vogliamo sottolineare due: da una parte la
necessità di garantire una navigazione sicura e consapevole a tutti gli
allievi e al personale in genere; dall’altra, l’esigenza, per chi opera nei
primi anni di scuola, di rispettare le esigenze dei bambini: ci sono
ambienti digitali progettati specificamente per bambini, dai giochi ai
programmi per disegnare, dai programmi per la navigazione protetta ai siti
per l’interazione ludica e così via;
- nelle scelte educative relative
alle TIC che ciascuna unità scolastica dovrà compiere crediamo debbano
essere adottate due avvertenze fondamentali, ovvero da una parte un criterio
generale di fattibilità (i progetti eccessivamente ampi scivolano
spesso nel generico e non riescono a definire obiettivi misurabili) e
dall’altra l’individuazione di priorità formative: un’esaltazione
generale delle TIC come strumento per migliorare in modo globale
l’apprendimento non porta molto lontano, se non siamo in grado di definire
criteri percorsi del loro impiego curricolare nel concreto, ovvero sulla
base delle infrastrutture in possesso delle scuole, delle risorse
professionali davvero spendibili, dell’organizzazione dell’orario – e quindi
della quantità di tempo destinabile a ciascun gruppo e a ciascun allievo- ma
soprattutto di precise esigenze di apprendimento e didattiche sulle quali
spendere tale complesso patrimonio
- in prospettiva, e per tutto il
personale della scuola, il rapporto con le tecnologie della informazione e
della comunicazione non può essere concepito come addestramento, magari
periodico: la sola strategia sono l’autoformazione permanente ed il
confronto costante, la consapevolezza da parte di ciascuno di quali
vantaggi e valori aggiunti possano dare le TIC all’evoluzione del suo ruolo
e del suo profilo professionale. Si parla spesso delle tecnologie digitali
come di strumenti con i quali si è in grado di aumentare la propria
produttività personale. Questo aspetto è indubbiamente vero, a patto che sia
inteso come modo non per aumentare la propria capacità di eseguire compiti
imposti, ma per essere costantemente adeguati alla società della conoscenza
complessa, e quindi come condizione e garanzia della propria e dell’altrui
cittadinanza.
Attività:
(tutti) riflettere sull’attuale
situazione della propria scuola rispetto alle TIC e confrontarla con i colleghi,
in base alle seguenti direttrici di discussione
- Come vengono prese le decisioni
rispetto alle TIC?
- Chi se ne occupa dal punto di vista
didattico?
- Chi se ne occupa dal punto di vista
organizzativo e gestionale?
- Chi se ne occupa dal punto di vista
degli acquisti e della manutenzione?
- Chi si occupa della sicurezza della
navigazione e della tutela dei minori?
- Chi tiene i rapporti con l’esterno?
- Chi si occupa del sito web della
scuola?
- Quali rapporti effettivi ha il
dirigente con le professionalità precedentemente individuate?
- Quanto il dirigente contribuisce in
forma diretta alle scelte?
- Chi presenta le questioni
tecnologiche al collegio?
- Come delibera il collegio in merito
alle TIC?
- Chi propone le iniziative di
formazione? Chi partecipa? Chi le conduce? Come viene reclutato il
formatore?
- Come viene impiegato il fondo di
istituto a proposito delle TIC?