12.01.2005
Anno nuovo:
4 piccoli regali per un piano di studio personalizzato
di Enrico Monteil, insegnante di scuola
media a Rivalta-Tetti Francesi
Politico: Guarda chi si rivede!
Insegnante: Onorevole buongiorno, è passato un anno dallultima volta che ci siamo parlati
P: Ha visto che ce
labbiamo fatta ? Allora Le piace la nostra riforma ?
I : Non so se Le conviene entrare in argomento
P: Perché mai, è una buona
riforma, il ruolo dei genitori
I : Nella scuola in cui lavoro i genitori degli 85 allievi iscritti alla
classe prima hanno tutti scelto 1089 ore annue con tre rientri pomeridiani, 83 hanno
chiesto il servizio di mensa nei giorni di rientro
3 ore settimanali di mensa per 33
settimane
P: Dove sta il problema ?
I : Nonostante le documentate e circostanziate richieste, lorganico
di fatto assegnato a settembre 2004 consente di erogare solo 1054 ore di tempo scuola su
1089 ore richieste dalle famiglie, inoltre con le ore a disposizione degli insegnanti di
lettere non riusciamo nemmeno a garantire i tre giorni di mensa. Mi consenta di esprimerLe
tutto il disappunto per la situazione inaccettabile che si è creata, Lei non è riuscito
a garantire nemmeno lorganico per realizzare la riforma da Lei decisa. Le pare un
modo di fare ?
P: Lei mi sorprende
Ma
le famiglie hanno fatto un vero piano personalizzato allatto delliscrizione o,
comunque, entro lavvio dellanno scolastico ?
I : Le famiglie sono state regolarmente informate (pubbliche riunioni con
materiale cartaceo e digitale disponibile) sia in novembre 2003 che a fine gennaio 2004
sugli sviluppi della normativa; inizio maggio 2004, la scuola ha presentato
allassemblea dei genitori un ventaglio di opzioni coerenti con il piano
dellofferta formativa, a suo tempo definito (referendum famiglie novembre 2003,
delibera Consiglio di Istituto dicembre 2003) e tenendo conto delle novità legislative.
Nel corso del mese di maggio 2004 la scuola ha incontrato, con appuntamenti individuali,
le singole famiglie per definire e sottoscrivere il piano di studio personalizzato, 85
appuntamenti scaglionati su tre settimane, un grosso impegno per una piccola scuola media
di 4 prime, 3 seconde e 3 terze.
Prima settimana di giugno 2004, dopo una valutazione didattica e organizzativa, abbiamo
garantito allassemblea dei genitori, che avremmo realizzato tutte le richieste
presentate, in quanto non ci sfiorava nemmeno lidea di non ricevere lorganico
necessario per realizzare il tempo scuola di 1089 ore, previsto dalla Sua riforma.
P: Il tutor ha orientato le
famiglie ?
I : Secondo la Sua riforma ogni tutor orienta i propri allievi
allatto delle iscrizioni. Mi spiega come fa a farlo se gli allievi e le allieve non
sono ancora iscritti o le classi prime non sono ancora formate? Con un po di
buonsenso, utilizzando i poteri dellautonomia, lorientamento per le future
prime, durante gli incontri su appuntamento individuale, è stato garantito dagli
insegnanti con un ruolo trainante nel percorso di costruzione del piano dellofferta
formativa, affiancati a turno dagli altri colleghi.
P: Le famiglie hanno
effettivamente scelto ?
I : Certo. Abbiamo articolato le 198 ore aggiuntive(1089 891) in
12 moduli formativi da 15 ore e uno da 18 ore. Le famiglie hanno avuto 39 opzioni a
disposizione per realizzare i 13 moduli formativi nel corso dellanno scolastico
2004/2005. Inoltre abbiamo coinvolto le famiglie anche nella progettazione di parte del
15% delle 891 ore obbligatorie, riservate allautonomia di istituto.
P: Un vero menu alla carta
I : Neanche per sogno, un filo conduttore unitario (lidentità
culturale della scuola) collega le 39 opportunità disponibili, raggruppate per aree
disciplinari, per livelli di difficoltà, con una griglia di priorità su 7 opzioni base,
fortemente consigliate dalla scuola, anche se lultima parola spetta alle famiglie su
tutte le opzioni.
P: Le famiglie hanno tenuto
conto delle opzioni base ?
I: Si. Le famiglie hanno molto apprezzato le 7 opzioni base e le
hanno integrate con 6 scelte molto personalizzate e diversificate. In questo modo 7/13 del
piano di studio individualizzato viene svolto per moduli/classe e 6/13 viene svolto per
moduli/gruppo (con allievi e allieve di classi diverse).
P: Il piano di studio è stato
formalizzato ?
I: Certamente, a conclusione di ogni incontro individualizzato ogni
famiglia ha sottoscritto le proprie scelte nero su bianco, scelta necessaria anche per
evitare il sorgere di equivoci, in fase di gestione, nei mesi successivi.
P: Moduli di 15 ore hanno una
durata inferiore allanno
I: Stiamo facendo convivere una organizzazione modulare (annuale e
trimestrale) per classi e per gruppi con una organizzazione tradizionale per classi e con
una grande varietà nella durata oraria delle lezioni. Una sfida di flessibilità che
richiede, contestualmente, la capacità di riprogettare e adattare lorganizzazione
alle nuove esigenze
P: Interessante. Quali
scelte hanno riscosso il successo delle famiglie ?
I : I Jolly e il "prendi al volo".
P: Non la seguo
I : Ha ragione, ho saltato qualche passaggio. Scegliere il Jolly consente
alle famiglie di "scegliere" di rinviare la scelta di 3 moduli formativi su 13,
a novembre 2004. Le famiglie hanno condiviso la preoccupazione che alletà di dieci
anni non si possano predeterminare, a distanza di mesi, tutte le scelte del piano di studi
personalizzato, e che sia importante mantenere un margine di flessibilità per recuperare
punti deboli e per sviluppare nuove curiosità, scegliendo in corso danno.
P: Perché proprio a
novembre ?
I : Come Lei avrà letto sui giornali, la nostra scuola ha iniziato le
lezioni il primo settembre 2004, (con soggiorni alpini per tutte le classi, una scelta
entro il 15% dellautonomia) per cui nella seconda parte di ottobre siamo stati in
grado di presentare alle famiglie un ragionevole "livello di partenza" dei loro
figli; su appuntamento individualizzato (durata media unora) ciascun genitore ha
incontrato in successione ogni insegnante del consiglio di classe; una ventina di giorni
dopo, a metà novembre, allievi e famiglie hanno giocato i
Jolly per completare le scelte del piano di studio del primo anno. Di conseguenza la
scuola ha ritoccato lorario e lorganizzazione a dicembre 2004 e lo stesso
farà prima di Pasqua.
P: Quando scelgono il piano
personalizzato del secondo anno ?
I : Inizio novembre, la scuola ha presentato, in forma collegiale, alle
famiglie, le opzioni per la classe seconda (secondo anno del biennio), poi a metà
novembre le famiglie hanno esercitato le scelte individuali del secondo anno
contestualmente al completamento del primo. Ovviamente parte delle scelte del secondo anno
sono dei Jolly da giocare a novembre 2005 ecc.
P: Mi sembra che le famiglie siano
sovente a scuola, ci vengono veramente ?
I : Incontriamo le famiglie su appuntamento individuale 5
volte lanno: fine ottobre, comunicazione dei risultati dei livelli di partenza;
metà novembre, completamento del piano di studio personalizzato della prima media e
definizione del piano di studio di seconda media; a febbraio, presentazione dei risultati
del primo quadrimestre, poi ancora a metà del secondo quadrimestre e a fine anno. Il
tasso di presenza agli incontri programmati su appuntamento è, da anni, stabilmente
superiore al 90 % e siamo in un quartiere popolare
P: In tutto questo impianto
non colgo con chiarezza il ruolo dei tutor
I : Ogni insegnante è tutor di uno o più allievi. Il consiglio di
classe coordina lazione dei singoli tutor
e valida lazione degli esperti
esterni. Il completamento del piano di studi del primo anno e la costruzione di quello del
secondo anno è stato orientato dallazione dellinsegnante di
"riferimento" individuato dal consiglio di classe. Tutti gli insegnanti hanno
orientato minimo 4, massimo 8 allievi, ognuno ha fissato e gestito gli appuntamenti di sua
competenza con le singole famiglie, consapevole delle responsabilità individuali e di
gruppo: tutti si sono preparati e documentati.
P: Gli allegati al decreto
legislativo prevedono che il tutor coordini lequipe
I: La funzione di tutoraggio è una componente importante, ma si attua in
una dimensione organizzativa capace di sostenere limpalcatura dei percorsi
flessibili sopra delineati. Ad esempio ciascun insegnante ha una quota di orario da
gestire per i percorsi individualizzati che fanno parte del 15% dellautonomia, la
collaborazione degli esperti esterni si concretizza sia come compresenza sia come gestione
diretta delle attività, si lavora a classi aperte, per classi parallele, per gruppi ecc.
Come contrappeso di tutte queste flessibilità il consiglio di classe o di 2 classi
parallele, si propone come il vero motore di governo (es. decide dove investire risorse
professionali, in corso dopera) monitoraggio e valutazione del processo di
apprendimento di ogni persona che apprende nella nostra scuola. Ne deriva un modello
organizzativo cooperativo e collegiale, che si riaggiusta continuamente in corso
danno in funzione di nuove esigenze, con gerarchie molto piatte e intrecciate,
incarichi per competenze e per responsabilità, con buona pace dei sistemi piramidali a
legami rigidi.
P: E la formazione ?
I : Il 6 aprile 2004 lIstituto Comprensivo ha votato
allunanimità di realizzare la funzione di tutoraggio in modo diffuso, con
indicazioni operative e disponibilità alla formazione. In autunno ogni insegnante ha
liberamente deciso di iscriversi al corso di "puntoedu.riforma", in coerenza con
il percorso unitario costruito insieme in primavera, dopo una attenta riflessione
collegiale.
P: Avete nominato i tutor ?
I : A questo punto la sua domanda mi sorprende. Nel ribadire che la
funzione di tutoraggio labbiamo esercitata nei modi indicati, non potevamo certo
nominare dei tutor senza formazione ufficiale e senza contratto di lavoro, non Le pare ?
P: Che cosa intende dire ?
I : Intendo dire che in un clima di dialogo, di rispetto delle leggi e
dei contratti di lavoro intendiamo perseverare nellesercizio dellautonomia
didattica, organizzativa, di ricerca e di sviluppo, nella speranza che le ricorrenti
involuzioni centralistiche non finiscano per soffocare nella culla la libertà e le
responsabilità che ci sono state affidate dalla legge 59/97, legge che nessuno ad oggi ha
abrogato.
P: "Soffocare" mi pare
unazione un po forte !
I : Per lavorare tranquilli e motivati (ritiro il termine
"soffocati") mi accontenterei di 4 piccoli doni natalizi. Lei ha previsto un
tempo scuola fra le 891 e le 1089 ore annue, è pronto a lasciar effettivamente scegliere
le famiglie?
P: Certamente. Euno dei
pilastri della nostra riforma
I: Allora le lasci scegliere e poi garantisc un organico di diritto
2005/2006 corrispondente alle reali richieste delle famiglie, interamente coperto da
personale di ruolo sia docente che ATA e che sia presente in servizio, nella scuola
giusta, entro il 1 settembre 2005.
P: Il tutor ?
I: Mantenga pura la funzione di tutoraggio, ma lasci che ogni istituto si
organizzi per realizzarla e non la appesantisca con elementi estranei (maestro prevalente,
modelli organizzativi centralizzati..)
P: Immagino il seguito
I: Per funzionare la scuola ha bisogno che Lei triplichi il finanziamento
attuale che è molto modesto e che, se Lei me lo consente, ci "soffoca".
P: Ci risiamo
I: Meglio che concluda precisando che gradirei vedere triplicato anche il
fondo di istituto per il personale
P:
Buon anno
I:
Anche a Lei.