Direzione didattica di Pavone Canavese

24.09.2005


Funzione tutoriale: apertura di CislScuola



Intervenendo sulla questione della funzione tutoriale, la CislScuola di Vicenza
ribadisce la necessità di riaprire quanto prima la trattativa sull'articolo 43 del CCNL anche allo scopo di "definire regole organizzative e non perdere risorse messe a disposizione del personale della scuola".
L'affermazione ci pare una "apertura" non da poco sul problema della funzione tutoriale
in quanto lascia intendere che una volta definite le regole e fissata l'entità dei compensi, il sindacato potrebbe anche dare via libera all'attuazione del tutor
. (r.p.)

 

Leggiamo sul n. 2 di Scuola Italiana Moderna del 15 settembre 2005 un contributo di Sergio Govi dal titolo "La Corte Costituzionale dice sì al tutor e alle Indicazioni Nazionali".
Scuola Italiana Moderna ha, nella nostra Regione (come peraltro nelle altre), un’ampia diffusione e numerose sono state le richieste di approfondimento sulla questione "tutor" alla luce della sentenza della Corte Costituzionale e a fronte della tesi sostenuta dal Govi, a chiusura dell’articolo, che "Il docente tutor a qualcuno può non piacere ma è norma generale riconosciuta legittima anche sotto l’aspetto costituzionale".
Si aggiunga che i dirigenti scolastici utilizzano tale affermazione, ritenendola definitiva ed esplicativa, per riorganizzare il servizio scuola e l’organizzazione del lavoro del personale docente.

Riteniamo che, recuperando le nostre posizioni e i nostri interventi pubblici (sito web, giornale, comunicati, …), sia necessaria una smentita ufficiale sostenuta da una corretta lettura della sentenza n. 279 del 15 luglio 2005, che ha esaminato i ricorsi unificati prodotti da due regioni (Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia).
Val la pena ricordare che in mancanza "…di appositi approfondimenti e confronti nelle sedi competenti…" (come espressamente rilevato dalla C. M. 29/2004) le scuole non sono ancora in grado di definire le modalità concrete di svolgimento di detta funzione, in quanto ineludibilmente legate agli esiti del tavolo negoziale previsto dall’art. 43 del CCNL SCUOLA.
Su tale materia, sempre all’interno della C. M. 29/2004, il MIUR si era riservato di "…impartire ulteriori indicazioni e precisazioni" che a tutt’oggi non sono ancora pervenute. Tale riserva, peraltro, non potrà che essere sciolta solo a seguito di specifica contrattazione.

La nostra posizione sull’istituzione del "tutor" è ora avvalorata dalla stessa pronuncia della Corte Costituzionale che pur ritenendo infondata la questione sollevata (l’istituzione di questa figura non costituirebbe un principio fondamentale in materia di istruzione e quindi sarebbe stata illegittimamente introdotta dal decreto legislativo 59/2004, trattandosi, secondo le regioni ricorrenti, di materia di competenza regionale), ha affermato il principio che, essendo la materia attinente al rapporto di lavoro del personale statale, rientra sicuramente nella competenza statale esclusiva di cui all’art. 117, comma secondo, lettera g), della Costituzione.
Solo un lettore disattento potrebbe leggere in questa decisione una legittimamazione della figura del "tutor" con il decreto legislativo 59/2004; in realtà la Corte ha ritenuto che lo stesso decreto non abbia violato le prerogative delle Regioni in merito alla materia "istruzione", proprio perché si tratta di materia "rapporto di lavoro".
La Corte affermando che il "tutor" afferisce a "rapporto di lavoro del personale statale", rafforza l’istituto della contrattazione collettiva nel merito, nel rispetto anche delle disposizioni contenute nel decreto legislativo 165/2001.
L’autorevole e inoppugnabile giudizio del supremo organismo di tutela della legittimità costituzionale ha dato quindi scelta del "tavolo negoziale" ex art. 43 del CCNL Scuola, unica sede competente a disciplinare le modalità di esercizio della cosiddetta "funzione tutoriale", non in quanto norma di "dettaglio" (come sostenuto dalle Regioni e in ciò soccombenti), bensì quale materia afferente al rapporto di lavoro del personale scolastico.

Riprendere la contrattazione sulla funzione tutoriale serve ad arginare il "fai da te" delle istituzioni scolastiche, a porre fine ad interpretazione fuorvianti e funzionali unicamente ad un’impostazione ministeriale, da un lato e dall’altro a definire regole organizzative, a non perdere risorse messe a disposizione del personale della scuola e a non espropriare l’azione contrattuale, fine precipuo dell’organizzazione sindacale.

Vicenza, 22/09/2005
Cisl Scuola

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