All'arrivo della primavera i fiumi Tigri ed Eufrate portavano a valle l'acqua delle grandi piogge che cadevano sulle montagne.
Giunti in pianura straripavano e allagavano i terreni vicini.
L'acqua delle inondazioni veniva incanalata o raccolta con dighe artificiali, poiché serviva per irrigare i campi anche nei periodi di siccità.
Poi i contadini aravano e seminavano la terra.
E, al momento opportuno, procedevano al raccolto di quanto avevano seminato.