Da millenni l'uomo sfrutta l'ENERGIA CINETICA dello scorrere dell'acqua.
Proporzionale alla velocità e alla massa di acqua in movimento, questa energia veniva nel passato trasformata in energia meccanica mediante una ruota a pale immersa per metà nel fiume, per far ruotare macine, frantoi per olio, per minerali e per polvere da sparo, ecc.
Le centrali idroelettriche sono l'interpretazione moderna di questo utilizzo, in cui le macchine idrauliche trasformano L'ENERGIA POTENZIALE di una massa di acqua in quiete (le acque ferme di un lago) o l'energia cinetica di una corrente di acqua (le acque di un fiume) in ENERGIA MECCANICA,  successivamente trasformano questa energia meccanica in energia elettrica.

La produzione di energia idroelettrica è stata la preminente fino all'inizio degli anni 60. Attualmente in Italia le centrali idroelettriche producono circa il 20% dell'energia elettrica immessa in rete con circa 20.000 MW di impianti installati.


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