FRANCESCA CABRINI
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Sbarco degli immigrati italiani a Ellis Island, New York |
Per loro incominciò a fondare istituti scolastici dove la lingua prevalente era l'inglese per preparare i bambini ad inserirsi nella società americana, ma anche orfanotrofi ed ospedali.
Si trattava di opere che funzionavano bene, in edifici dignitosi, che davano assistenza gratuita ai bisognosi e che erano a pagamento per gli altri; in questo modo, insieme alle sue consorelle dette Missionarie del Sacro Cuore, fu in grado di aprire nuovi istituti nel mondo.
Francesca divenne il punto di riferimento più sicuro per gli Italiani immigrati, anche per quelli che lavoravano nelle miniere o che si trovavano in prigione, riuscì persino a far scarcerare alcuni Italiani innocenti che erano stati condannati solo perché incapaci di parlare l'inglese.
Il suo progetto era di fare in modo che gli immigrati potessero inserirsi nella società americana.
Ben presto la sua attività missionaria s'allargò all'America centrale prima e meridionale poi, tutti luoghi dove vi erano colonie di emigrati italiani.
Francesca era solita dire: "E' troppo piccolo il mondo, vorrei abbracciarlo tutto ".Nonostante le sue precarie condizioni di salute che la tormentarono per tutta la vita, fu instancabile: attraversò l'oceano Atlantico 24 volte, superò la Cordigliera delle Ande su di un asinello e fondò scuole e istituti anche in Francia, Spagna e Gran Bretagna.
Alla sua morte, avvenuta nel 1917 a Chicago, lasciò 67 istituti in 8 paesi.
Questa donna forte, moderna
capace di muoversi nel mondo degli affari e di costruire
grandi cose insegnò alla sue religiose ad affrontare grandi responsabilità
senza aver paura, ed aver fiducia nelle proprie capacità, ma anche a non appoggiarsi
a nessuno.
Fu questa una forma di emancipazione della condizione delle donne, in forte anticipo sui
tempi.
Viene considerata la prima santa americana (aveva preso la cittadinanza statunitense nel
1913) è festeggiata il 22 dicembre.
Nel 1950 venne proclamata patrono di tutti gli emigrati e, nel 1952 il Centro per
l'Emigrazione di
New York la dichiarò "la più illustre emigrante del secolo".
Il 13 novembre 2010 la stazione centrale di Milano è stata intitolata a Francesca Cabrini.