(7.6.99)
Le canzoni e le poesie della Grande GuerraUna delle più note e suggestive canzoni di questo
periodo storico è sicuramente "La leggenda del Piave" che è
unappassionata rievocazione di quattro momenti drammatici della guerra illustrati da
ciascuna strofa della canzone: la marcia dei soldati verso il fronte, la ritirata di
Caporetto, la difesa del fronte sulle sponde del Piave e la vittoriosa offensiva finale.
E sicuramente anche quella dove trionfano i concetti di Patria, Eroe, Nemico e non
trovano posto le vicende quotidiane della guerra fatte di privazioni e sofferenze.
LA LEGGENDA DEL PIAVE
E. A. Mario
Il Piave (1) mormorava
calmo e placido al passaggio
dei primi fanti il 24 maggio: (2)
lesercito marciava
per raggiunger la frontiera
e far contro il nemico (3) una barriera....
Muti passaron quella notte e fanti
tacere bisognava e andare avanti!
Sudiva intanto dalle amate sponde,
sommesso e lieve il tripudiar (4) dellonde
Era un presagio (5) dolce e lusinghiero (6)
il Piave mormorò:
"Non passa lo straniero!"
Ma in una notte trista (7)
si parlò di un fosco evento (8)
e il Piave udiva lira e lo sgomento (9)
Ahi quanta gente ha vista
venir giù lasciare il tetto
poi che il nemico irruppe a Caporetto (12)
Profughi ovunque! Dai lontani monti
venivano a gremir tutti i suoi ponti (13)
Sudiva allo dalle violate (14) sponde
sommesso e triste il mormorio de londe:
come un singhiozzo in quellautunno nero
Il Piave mormorò :
"Ritorna lo straniero!"
E ritornò il nemico
per lorgoglio e per la fame: (15)
volea sfogare tutte le sue brame (16)
vedeva il piano aprico (17)
di lassù voleva ancora
sfamarsi e tripudiare (18) come allora
"No" disse il Piave "No" dissero i fanti
"Mai più il nemico faccia un passo avanti!"
Si vide il Piave rigonfiar le sponde!
E come i fanti combattevan londe
Rosso del sangue del nemico altero (19)
Il Piave comandò:
"Indietro va straniero!"
Indietreggiò il nemico
fino a Trieste, fino a Trento
e la Vittoria sciolse le ali al vento
Fu sacro il patto antico: (20)
tra le schiere furon visti
risorgere Oberdan, Sauro, Battisti (21)
Lonta cruenta e il secolare errore
infranse alfin litalico valore (22)
Sicure lAlpi libere le sponde
E tacque il Piave: si placaron londe
Sul patrio suolo, vinti i torvi imperi (23)
la pace non trovò
né oppressi né stranieri
Note
1 Sul Piave si fermarono le truppe italiane dopo la disfatta di Caporetto e qui si organizzò loffensiva finale
2 E il 24 maggio del 1915 quando le prime truppe italiane varcarono il confine ed ebbero inizio le ostilità contro lAustria
3 il nemico : gli Austriaci
4 lo sciacquio delle onde sembra un rumore festoso
5 presagio : presentimento
6 lusinghiero : piacevole, allettante
7 trista: sventurata
8 fosco evento: oscuro Si riferisce alla ritirata di Caporetto del 24 ottobre 1917 quando le truppe austro-tedesche sfondarono il fronte italiano nellalta Valle dellIsonzo
9 lira e lo sgomento : la rabbia per la sconfitta e lo sgomento per dover abbandonare le loro case e le loro terre
10 soldati e popolazione civile scendono dalle valli invase
11 il tetto: la propria casa
12 Caporetto: cittadina ai piedi del Monte Nero a nord di Gorizia
13 i profughi si affollavano sui ponti per attraversare il fiume e riparare al sicuro
14 violate : profanate dal ritorno dello straniero
15 gli Austriaci erano spinti dallorgoglio di riconquistare le terre da cui erano stati cacciati durante le guerre di indipendenza, ma anche dalla fame; gli Imperi Centrali infatti circondati da nazioni nemiche, scarseggiavano di viveri
16 vendicarsi delle sconfitte e rialzare il proprio prestigio
17 piano aprico: la pianura aperta esposta al sole
18 tripudiare: esultare
19 altero: orgoglioso e superbo
20 fu esaudita la speranza dei patrioti e dei martiri dellunità dItalia
21 riferimento ai patrioti
Guglielmo Oberdan morto nel 1882 , Nazario Sauro e Cesare Battisti
uccisi nel 1916
22 il valore dei soldati italiani abbatte la secolare dominazione straniera
23 dopo aver vinto gli Imperi Centrali non vi sono più stranieri in Italia e nemmeno oppressi
I commenti degli alunni
"La leggenda del Piave" è una bella canzone nel senso che è ben scritta e ben organizzata, ma contiene brutte parole che descrivono la guerra. Lautore lha scritta a casa sua lontano dalle trincee, senza correre pericoli forse per questo è diversa dalle altre. Le quattro strofe parlano di quattro momenti della guerra : la prima della partenza dei soldati per il fronte, la seconda della disfatta di Caporetto, la terza della ritirata e la quarta della vittoria dellItalia conquistata con 600.000 morti. Nella canzone il fiume è un alleato dei soldati e patisce e gioisce con loro, sono risorti anche gli eroi morti per la Patria e combattono ancora, e la Dea Vittoria vola sul campo di battaglia .Marco Bironzo
Io trovo che questa canzone sia bella, parla della partenza dei fanti per il fronte lungo il Piave che forma una barriera per il nemico.Mi piace che nella canzone anche il fiume sia dalla parte dei soldati italiani contro il nemico, anche se in realtà non credo che i fiumi si accorgano delle lotte tra gli uomini.
Simone Guida
GORIZIA |
TAPUM |
La mattina del 5 di agosto si muovevano le truppe italiane per Gorizia e le terre lontane e dolente ognun si partì Sotto lacqua che cadeva a rovescio grandinavano le palle nemiche su quei monti, colline gran valli si moriva dicendo così: "O Gorizia tu sei maledetta da ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza ma per tanti ritorno non fu" Cara moglie che tu non mi senti raccomando ai compagni vicini di tenermi da conto i bambini che io muoio invocando il suo nom O vigliacchi che voi ve ne state con le mogli nei letti di lana schernitori di noi carne umana questa guerra ci insegna a punir "O Gorizia tu sei maledetta da ogni cuore che sente coscienza dolorosa ci fu la partenza ma per tanti ritorno non fu" |
Ho lasciato la mamma mia lho lasciata per fare il soldà tapum tapum tapum Venti giorni sullOrtigara senza il cambio per riposar tapum tapum tapum Nella valle cè un cimitero cimitero di noi soldà tapum tapum tapum Cimitero di noi soldà presto un giorno ti vengo a trovar tapum tapum tapum Ho lasciato la mamma mia |
Il sodato della canzone dice che tutti quelli che hanno coscienza maledicono Gorizia per tutti i morti che costa la sua conquista, sono partiti malvolentieri e tanti di loro non faranno ritorno. E una canzone che colpisce al cuore soprattutto quando il soldato dice che muore invocando il nome dei suoi figli Sara
|
Questa canzone è molto lenta, le parole sono pronunciate lentamente e viene ripetuta più volte la parola "tapum" che imita i colpi di cannone. Il soldato che ne è il protagonista è sull Ortigara a combattere e intanto vede nella valle il cimitero dove riposano i suoi compagni morti e dove teme di andare a finire un giorno pure lui. A me non piace questa canzone, è troppo triste e dolorosa, però chissà quanto avranno sofferto le persone in guerra per cantare delle canzoni così ! Annalisa
Secondo me questa canzone è troppo triste,
quando la ascoltavo con la mia classe mi sembrava di vedere il cannone che colpiva case,
città, trincee e persone. Selene |
ERA UNA NOTTE CHE PIOVEVA | LA TRADOTTA |
Era una notte che
pioveva e che tirava un forte vento immaginatevi che grande tormento per un alpino che sta a vegliar (1) A mezzanotte arriva il cambio (2) accompagnato dal capoposto sentinella ritorna al tuo posto sotto la tenda a riposar Quando fui stato sotto la tenda sentii un rumore giù nella valle (3) sentivo lacqua giù per le spalle (4) sentivo i sassi a rotolar (5) Mentre dormivo sotto la tenda sognavo desser con la mia bella (6) invece ero di sentinella a fare la guardia allo stranier |
La tradotta che parte da Torino (1) a Milano non si ferma più ma la va diretta al Piave (2) cimitero della gioventù (3) Siam partiti, in ventisette (4) solo in cinque siam tornati qua e quegli altri ventidue sono morti tutti a S. Donà (5) Cara suora, son ferito (6) a domani non ci arrivo più se non torno dalla mia mamma questo fiore ce lo porti tu |
1 a vegliar : a fare
da sentinella 2 il cambio : il soldato che fa il turno di guardia successivo 3 è il rumore del torrente ingrossato 4 lacqua entra anche nella tenda e scende sulle spalle dei soldati 5 i sassi che lacqua stacca dalla roccia e porta a valle 6 con la mia bella: con la sua innamorata |
1 tradotta: treno adibito al trasporto di
soldati 2 il fronte si era spostato sul fiume Piave dopo la sconfitta di Caporetto 3 si riferisce al gran numero di morti su questo fronte 4 dei compagni con cui è partito solo cinque sono ancora vivi 5 cara suora: suora dellospedale da campo che cura i feriti |
In questa canzone il protagonista è un alpino che fa da sentinella allaccampamento; quando scocca la mezzanotte cè il cambio di sentinella e lalpino torna nella sua tenda per riposare finalmente . Si sdraia e pensa alla ragazza che lo aspetta a casa e vorrebbe essere con lei mentre invece è solo, al freddo e con lacqua che gli scende per le spalle Andrea
I giovani soldati lasciano le loro case per andare in guerra a combattere; uno di loro fa la sentinella di notte, al freddo, sotto la pioggia che lo bagna, con la fame e la tristezza che gli fanno compagnia. Questo ragazzo non ha nulla di eroico ma è molto umano e mi fa pena mentre sotto la tenda pensa alla sua casa lontana e alla sua innamorata. Fabrizia
Secondo me i soldati al fronte soffrono non solo per tutte le cose brutte che provano, ma anche perché non vivono la loro gioventù e ritornano a casa che il meglio della loro vita è passata. Tutti hanno lasciato a casa madri, sorelle, o mogli e figli che li aspettano e che soffriranno nel non vederli tornare. Lara |
Questa canzone parla dei soldati che andavano in guerra: salivano su questo treno, la tradotta, che partiva da Torino e si dirigeva ai campi di battaglia vicino al fiume Piave che era come un cimitero di giovani ragazzi. Dei 27 che sono partiti, solo 5 fanno ritorno a casa e gli altri sono sepolti a S. Donà un paese sul fronte. Io penso a questi ragazzi che muoiono così giovani e alle loro mamme e provo pena per loro. Piercarla
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Giuseppe Ungaretti, un grande poeta della Grande Guerra |
Fratelli Di che reggimento siete |
Il poeta sta pensando ai soldati che sono al fronte come lui e li chiama fratelli perché sono tutti esseri umani. Questa parola appena pronunciata trema nella notte piena di spari e lampi di fuoco e il sodato si ribella alla guerra che lo rende fragile e facile da colpire. Questa poesia per me è molto bella anche se ha suscitato in me sentimenti di dolore. Gabriele |
Soldati (Bosco di Courton, luglio 1918) Si sta |
I soldati stanno per morire come le foglie di un albero in autunno. La poesia è significativa perché lautore parla di questo momento in cui i soldati come le foglie aspettano di cadere. Secondo me è una poesia molto triste proprio perché anche se sono vivi vivono con il terrore di morire. Riccardo Poveri soldati ! Michael |
Natale Napoli, 26 dicembre 1916 Non ho voglia |
Il poeta soldato è a Napoli per qualche giorno di licenza, è Natale ma lui non vuole uscire e divertirsi perché sente sulle spalle tanta stanchezza. Ha ancora addosso il freddo della trincea e vuole stare in casa accanto al camino acceso, per questo chiede di essere lasciato tranquillo. Secondo me cerca di dimenticare la guerra ed i suoi compagni morti o che stanno combattendo ancora. Le quattro capriole di fumo gli fanno compagnia e lui è contento così. Luca |
S. Martino del Carso (Valloncello dellalbero isolato, 27 agosto 1916) Di queste case |
Di queste case non è rimasto quasi nulla: soltanto un brandello di muro, ma non è quello il paese più devastato, è il cuore del poeta. Di tanti suoi amici non è rimasto più niente ed il suo cuore è un cimitero pieno di croci per loro. La guerra è una tragedia: migliaia di morti, feriti, persone che non facevano più ritorno a casa, tutto questo mi fa provare tristezza e dolore. Cristina
La guerra ha distrutto tutto, anche il cuore del poeta che soffre per i suoi amici che non ci sono più. I paesi saranno ricostruiti ma nessuno potrà cancellare il dolore degli uomini. Simone |
Cera una volta Bosco Cappuccio |
Mi fa pena questo uomo che nella trincea sogna un posto così bello,
tranquillo e una vita normale che magari altri stanno facendo mentre lui combatte. Matteo |
Sono una creatura Come questa pietra |
Il poeta è triste, si sente duro come una roccia, ma con il cuore infranto. Lui non vuole esprimere le sue emozioni forse perché è troppo triste per farlo, sembra quasi che si senta in colpa per essere sopravvissuto Stefano
Ahmed |
Ascoltando queste canzoni e leggendo le poesie abbiamo visto
che sono presenti alcuni argomenti ricorrenti.
Abbiamo discusso in classe e tutti eravamo daccordo a dire che la guerra fa soffrire le persone e nessun pezzo di terra vale tutto questo dolore e questo pianto |