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Direzione didattica di
Pavone Canavese |
(16.12.2006)
La ricerca storica nella scuola: alcuni
problemi di metodo
di
Rodolfo Marchisio
Tra le motivazioni del progetto Storia del 900 c’è la
riflessione su alcuni nodi metodologici della ricerca storica nella scuola.
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Problemi metodologici delle ricerca storica nelle scuole
- Utilità didattica e fruibilità esterna dei prodotti
della ricerca scolastica
- Ruolo della rete nella ricerca storica
- Valutazione e validazioni delle fonti reperibili in
rete
- Problema del curricolo verticale di storia
- Testimoni e documenti
- Confronto e collaborazione con partner esperti
- Diversi tipi di musei….
Iniziamo dai primi due.
Visibilità del lavoro didattico.
La prima osservazione è che le scuole, come dimostrato nel
seminario, hanno prodotto molto, con idee originali e spesso buon livello
tecnico.
D’altra parte il loro lavoro è spesso poco conosciuto e confinato alla
presentazione di fine anno, per poi cadere nel dimenticatoio.
Di qui:
la necessità di pubblicare e far conoscere per
valorizzare (scopo di questa rubrica)
l’esigenza di confrontarci per non
ripetere tutti la stessa ricerca
la necessità di mettere in rete partner e risorse
per evitare di perdere tempo a ricostruire gli
stessi contatti e ritrovare lo stesso materiale già trovato da altri.
A questo servono questo progetto e questa rubrica.
Fruibilità esterna del lavoro didattico.
La scuola non deve essere ossessionata dalla
cultura del prodotto (quello per cui alcuni docenti si affrettano a finire i
lavori a casa a fine anno), perché lavora sul processo formativo che ha i suoi
tempi e i suoi obiettivi.
D’altra parte per non essere una scuola del "fare finta" (cosa che i
ragazzi avvertono); occorre che i prodotti che escono dalla scuola abbiano, per
contenuto, originalità, forma una dignità ed una fruibilità anche esterna,
sia scolastica che non.
Altri possono vedere, trarre ispirazione dal nostro lavoro, non necessariamente
copiare.
Occorre distinguere fra obiettivi didattici e formativi e obiettivi
legati alla fruibilità esterna del prodotto.
Sono indispensabili (i piu’ efficaci secondo gli esperti e la nostra esperienza)
le interviste ai testimoni: ("se non funzionano quelli…" diceva una
collaboratrice dell’ISTORETO); per un coinvolgimento maggiore dei ragazzi anche
a livello emotivo e per avvicinarli alle problematiche indagate.
Però perché fermarci poi ad un CD con le registrazioni o i filmati delle
interviste? Esistono ormai decine di CD simili nella nostre scuole: utili
antologie. Possiamo usare le stesse tecnologie e lo stesso tempo per andare
oltre e usarle o presentarle diversamente?
La ripetitività e talora l’originalità scarsa della
presentazione tolgono fruibilità ed interesse
esterno.
Talora usiamo tempo e tecnologie evolute per produrre oggetti poco originali; ma
per essere originali occorre conoscere anche cosa
hanno fatto gli altri.