(06.07.99)
Progetto Storia '900Come è noto l'impostazione complessiva del progetto di formazione in servizio dei docenti di storia coordinato dalla Dirclassica è basato sulla valorizzazione dell'autonomia degli insegnanti, delle scuole, del territorio, sulla razionalizzazione delle risorse e sulla socializzazione delle esperienze.
Come risulta dai questionari compilati dopo la conclusione dei Seminari di primo livello - Vicenza(3-4 giugno), Chiavenna (5 giugno), Messina (10-11 giugno), Perugia (12-13 giugno) e Brindisi (23-24 giugno 1997) - esso ha riscosso un consenso molto esteso, pressochè unanime.
E' stata riconosciuta la novità dell'approccio e la flessibilità del modello organizzativo.
Tuttavia sono state evidenziate le difficoltà connesse a tale impostazione e di conseguenza è stata rappresentata la necessità di assistenza e di supporti adeguati.
Quanto alla tipologia delle reti di scuole, struttura operativa essenziale per la realizzazione del progetto, sono emerse più ipotesi di costituzione verticale - dalla scuola elementare alla scuola Superiore - e orizzontale - per grado e ordine di scuola - coesistenti nella stessa provincia, ma differenziate a seconda della morfologia del territorio o della contiguità delle istituzioni scolastiche. La scelta definitiva che le Commissioni effettueranno a breve, sarà comunque ispirata ai criteri della massima semplicità, funzionalità ed economicità
La presenza di un nucleo tecnico di supporto ai docenti è stata generalmente valutata in modo positivo. Le ipotesi più ricorrenti prefigurano la costituzione di un numero di équipes per provincia congruente all'estensione del territorio e alla tipologia delle reti.
L'équipe, di norma, sarà costituita da tre unità, ma potrà anche arrivare a cinque nel caso di reti verticali molto consistenti. I componenti saranno reclutati, tra i docenti di storia con esperienze di ricerca nella didattica della disciplina e nella formazione per adulti. Dai questionari è emersa altresì l'ipotesi maggioritaria di utilizzare una scheda di rilevazione quale strumento idoneo per la scelta dei tutor.
Analogo consenso è stato rilevato per ciò che concerne l'opportunità di stabilire rapporti di collaborazione scientifica con gli Istituti Universitari, Enti ed Associazioni specializzate nel settore della Storia contemporanea.
In alcuni casi, peraltro, sono state già avviate specifiche intese attraverso convenzioni.
E' risultato chiaro ai partecipanti che il coinvolgimento degli Enti/Istituti presenti nel territorio, sia di quelli citati esplicitamente, sia di quelli operanti localmente, mentre tende a garantire il livello scientifico dei contenuti, non esaurisce l'intervento di formazione che deve opportunamente, tenere conto anche dell'aspetto metodologico-didattico.
L'esito dei Seminari è stato rappresentato all'On.le Ministro unitamente al quadro delle osservazioni e dei problemi avanzati dai componenti delle Commissioni provinciali.
Sulla base della linea di sviluppo del progetto. pertanto. in questa seconda fase appare essenziale mettere a fuoco e definire operativamente:
Compiti e funzioni dei tutortenendo presenti le possibili, diverse composizioni dell'équipe e le esigenze di interventi differenziati secondo la specificità delle varie tipologie scolastiche.
Non è questa la sede per analizzare il profilo culturale e professionale del tutor.
Ciò avverrà nelle relazioni tecniche appositamente programmate e, d'altra parte, esso dovrà anche scaturire dal confronto di esperienze che i partecipanti faranno all'interno dei gruppi di lavoro.
E' comunque necessario prefigurare gli esiti di confronto in modo da costruire uno scenario di riferimento coerente, unitario nella impostazione e completo in ogni sua parte.
Pertanto i risultati attesi riguardano le seguenti aree:
Rappresentazione della mappa delle competenze dei tutor
Descrizione delle attività da svolgersi nella sede degli Istituti - Polo
Ipotesi di organizzazione operativa in equipe
Individuazione delle risorse professionali alle quali sarà opportunoriferirsi per la formazione dei tutor
Costruzione del percorso di formazione con riferimento ai contenuti, alla metodologia, ai tempi, alle risorse (professionali e materiali), all' organizzazione e ai vincoli.
E' opportuno prevedere un percorso della durata di 18-27 ore complessive articolato in 2 o 3 moduli, anche sequenziali.
A seconda delle risorse disponibili si possono prevedere momenti di incontro successivi per verificare l'esito formativo raggiunto.
In ultimo, una speciale attenzione deve essere posta alla differenza, significativa del punto di vista della formazione psicopedagogica tra il tutor ed altre figure analoghe. Il tutor ha sicuramente come referente un adulto. Egli infatti non si rivolge in quanto tutor - direttamente agli studenti ma indirettamente attraverso il loro docente di storia.
Ciò implica una riflessione sui principi fondamentali della didattica per adulti ma questo. forse, è gia stato preso in considerazione nella fase della selezione preliminare.
Pur nella convinzione che i processi appena avviati richiedano tempi lunghi ed un forte investimento di fiducia per radicarsi non si possono ignorare - o addirittura sottovalutare - gli elementi di rischio che sono connessi a sfide culturali così impegnative.
Un rischio è di marginalizzare finanziariamente il progetto sotto la spinta di altre più urgenti o più pressanti -richieste, ma un rischio ancora maggiore può essere quello di non valutare adeguatamente l'impegno che ancora una volta la classe docente è stata chiamata a dare per migliorare la qualità del servizio scolastico attraverso la propria riqualificazione professionale