Direzione didattica di Pavone Canavese

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14.02.1999

 

MODELLI PER VALUTARE LA QUALITA' DELLA SCUOLA

 

Un sistema di valutazione di Circolo

In questa rubrica, da settembre 1998 ad oggi, sono stati presentati molti materiali realizzati nell'ambito della ricerca condotta dal 3° Circolo Didattico di Sanremo.

La ricerca, per vari aspetti ambiziosa, si è posta l'obiettivo di realizzare un sistema valutativo di Circolo condiviso e trasparente che potesse offrire elementi per riconoscere gli aspetti di debolezza e di forza delle nostre scuole e utili informazioni per le decisioni relative all'insegnamento, all'organizzazione e alla distribuzione delle risorse.

Ora può essere interessante iniziare una riflessione sui tratti distintivi, sui modelli concettuali che sottostanno agli strumenti utilizzati. Si potrebbe giustamente affermare che questa riflessione doveva essere preliminare alla ricerca sulla valutazione.

Fare, attuare la valutazione.

E' vero forse abbiamo iniziato dai piedi; prima ci siamo occupati dell'organizzazione e della realizzazione. Abbiamo curato che tutti i docenti sapessero utilizzare gli indicatori e le prove. Ci siamo organizzati per far sì che le prove fossero somministrate, corrette e tabulate nei tempi stabiliti e, in modo che la sintesi di Circolo e la tabella con i dati degli alunni d'ogni classe fosse pronta nei tempi utili per la compilazione delle schede di valutazione. Abbiamo provveduto che tutto il materiale (obiettivi, prove, scheda di sintesi della classe ad inizio e fine anno e testo con l'analisi dei risultati e dei grafici di Circolo) fosse predisposto per essere inserito nell'Agenda del gruppo docente senza ulteriori aggravi compilativi.

E' vero ci siamo preoccupati "prima" di rendere utili i dati, acquisiti per i consigli dei docenti, per comparare i risultati di un alunno non solo nell'ambito della sua classe ma in rapporto ai risultati delle stesse classi di tutto il Circolo. "Se l'alunno A. ha un punteggio superiore al 12% dei suoi compagni di Circolo allora o abbiamo una selezione del 12% oppure ….".

Ora però che siamo nel terzo anno di ricerca, con i dati dell'evoluzione delle stesse classi nel tempo, con le autoanalisi di classe e la rilevazione dei fattori di disagio, efficienza ed efficacia, con la verifica di molte iniziative attuate, la riflessione assume ben altro significato e pregnanza. Si riflette per decidere. Dei professionisti riflettono non solo per discutere ma per decidere su cosa fare per ….. e si assumono la responsabilità delle scelte fatte.

I tratti distintivi dei modelli utilizzati.

Accertamento degli esiti formativi.

Ritornando alla riflessione sui modelli di riferimento possiamo osservare che i dati acquisiti in merito agli indicatori sulle competenze sociali e di base ed alle prove sui problemi, la geometria e l'italiano ci hanno offerto elementi per il controllo degli esiti formativi. L'attenzione è stata centrata sui risultati ottenuti piuttosto che sui processi. L'idea di fondo è che un sistema educativo è efficace se riesce a perseguire i propri obiettivi e lo dimostra con un sistema rigoroso e puntuale d'accertamento dei risultati d'apprendimento e educativi.

Si fa riferimento al sapere docimologico ed alla sua strumentazione metodologica e tecnica che fa da sfondo alla ricerca. L'attenzione ai risultati focalizza l'attenzione sulla "mission" del servizio scolastico e offre possibilità di comparazione fra diverse scuole.

Il lato debole di questo approccio è che la definizione degli esiti formativi risulta un'operazione molto complessa comprendendo conoscenze, abilità strumentali, abilità complesse, atteggiamenti e valori ed alcune dimensioni risultano inevitabilmente trascurate. Inoltre i risultati sono condizionati da fattori fuori del controllo della scuola (ambiente socio-culturale, competenze d'ingresso degli alunni, caratteristiche delle famiglie…) ed esiste una notevole difficoltà a considerare gli esiti a lungo periodo.

 

Autoanalisi d'Istituto.

Oltre al problema degli esiti formativi ci siamo chiesti quali processi sono messi in moto, come funziona una classe e quali sono i fattori che incidono sulla qualità del servizio. Abbiamo realizzato due ricerche centrate su criteri d'autoanalisi. La prima riguarda l'autoanalisi della classe, la seconda si riferisce ai fattori di disagio, d'efficienza e d'efficacia del servizio scolastico.

Queste ricerche utilizzano un modello d'analisi della valutazione della qualità della scuola che è chiamato autoanalisi d'istituto e questo modello ha come base di conoscenza la psicologia sociale. La logica autovalutativa si basa sulla comparazione tra un modello ideale di scuola e il modello reale. Gli attori coinvolti sono gli stessi operatori della scuola e quindi si crea uno stretto legame tra valutazione e azione innovativa.

L'azione valutativa diventa un'occasione d'auto-apprendimento ed è la stessa scuola che definisce gli ambiti di miglioramento.

Il limite di questo approccio è riferibile alla scarsa credibilità di un impianto valutativo a gestione interna, facilmente soggetto a rischi d'autoreferenzialità.

La soddisfazione degli alunni e dei genitori.

Nella scuola si realizzano molte iniziative. Alcune di queste nascono dall'esigenza di attivare la motivazione degli alunni. Durante l’anno scolastico abbiamo attuato in ogni plesso il progetto della settimana alla lettura in collaborazione tra le scuole materne ed elementari. Per una settimana le attività didattiche d’ogni plesso, l’organizzazione dell’orario, la suddivisione dei gruppi classe sono stati finalizzati alla lettura, alla scoperta dei libri e ad attività d’animazione centrate sui libri letti.

Le classi sono state allestite per libere attività di consultazione individuale, per momenti di costruzione e di gioco, per lavori in gruppi eterogenei o sono state ambientate secondo un genere letterario.

Vedi: http://www.sanremonet.com/scuole/lettura/Default.htm

Altra iniziativa è per esempio il giornale telematico Segnali di Fumo dove gli alunni presentano ogni 15 giorni i loro articoli:

Vedi: http://www.sanremonet.com/scuole/segnali

Altro progetto è la ricerca sul proprio ambiente di vita "Io e la mia città"

Vedi: http://www.sanremonet.com/scuole/casa

Sono iniziative e progetti che raccolgono la soddisfazione degli alunni e dei genitori, è accolto e valorizzato il loro punto di vista ed i loro bisogni. Si osserva, inoltre, una ricaduta positiva sui processi organizzativi e educativi, in termine d'impulso al miglioramento continuo e al soddisfacimento delle attese formative.

Il limite di questo approccio è nell'eccessiva enfasi sulle opinioni soggettive e sull'immagine esterna della scuola che rischiano di avere maggiore importanza degli esiti d'apprendimento effettivamente conseguiti.

Punto di vista sulla qualità della scuola

Da quanto detto si può dedurre che non si è seguita un'idea di qualità della scuola univoca con un approccio valutativo prevalente. In sede operativa si è cercato di integrare vari modelli in modo da cogliere da ciascuna prospettiva il contributo specifico per giungere ad un'idea di qualità della scuola articolata e plurima e soprattutto praticabile nel qui ed ora. Abbiamo iniziato un percorso di ricerca, continuiamo il cammino