Direzione didattica di Pavone Canavese

 

Viaggio in mongolfiera con ....

Sebi Trovato

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9.01.2000

C'è post@ per te
o, come sostiene Levy: "il virtuale non è certo privo di emozioni" (*)

Come vi ho già raccontato, nella rete abbiamo incontrato molti amici: con alcuni, italiani, insieme ai quali quest'anno stiamo scrivendo "Benvenuti fra noi", dopo tanti mails ci siamo finalmente anche incontrati..... ed il momento degli abbracci, in una piazza o in una stazione, è sempre stato vibrante di sensazioni..... provate per credere!

Con altri, inglesi, è da due anni che "gemelliamo"....ed altro che emozioni! Per le vacanze di Natale, addirittura c'è stata la caccia su internet alla ricerca di notizie riguardanti un fantomatico pacco di Christmas Crakers, spedito dalla lontana isola fino a noi...e che non era mai giunto! L'ispettore Gadget, al nostro confronto, è privo di mezzi tecnologici...così abbiamo recuperato anche il..... pacco eplosivo, e al ritorno a scuola abbiamo giocato a strappare i Crakers....

vai al sito del XIII circolo

se volete saperne di più sui nostri scambi
al sito WEB
del XIII circolo di Parma

Ma per raccontarvi i retroscena di questa esperienza dovrò violare i "segreti" della mailbox mia e dell'amico Matteo Morandi, insegnante della Sacred Heart R.C.V.A. Primary School di Leics: all'inizio, noi cercavamo in web una classe con cui chiacchierare in inglese e lui ha subito accettato.
Gli alunni di Matteo, alla Sacred, studiano italiano come lingua straniera esattamente come facciamo noi per l'inglese. I bambini hanno perciò partecipato scrivendosi nella lingua dell'altro, e noi eravamo sempre attenti a far cogliere e a valorizzare le differenze nelle notizie che si scambiavano riguardo ai loro gusti ed al loro modo di vivere:
aprire un pacco in arrivo, o una serie di immagini, ma anche spedire un dolce o un mail agli amici lontani era una sorpresa persino per chi la preparava:
cosa ci mettiamo dentro? Gli piacerà? Capiranno?
Ci siamo inviati il materiale per lo più via posta elettronica, tranne i dolci augurali delle festività , i libri ed il famoso pacco di cui sopra, che sono stati inviati per posta (ma mai fidarsi!) e ad ogni ricreazione, tutti volevano correre al laboratorio per fare il ceck.
Io e Matteo siamo entrati subito in sintonia sul metodo ed abbiamo collaborato nell'ottica della Community of Learners di Brown, cercando di superare i limiti territoriali e le barriere linguistiche e questo è stato facile:
si è verificato molto meno semplice superare le perplessità delle colleghe inglesi, il loro curriculum nazionale che le imprigiona dentro gli schemi di obiettivi da raggiungere e di tempo che non c'è...e forse, anche, il distacco tipicamente britannico nell'affrontare nuove esperienze: io e lui facevamo Pindaro, ma ci hanno fermato il volo..... stavamo progettando un Socrates, ma non è stato possibile nemmeno pensarlo.
Matteo ci è rimasto male, avrebbe forse desiderato vedere più entusiasmo oltr'Alpe; il nostro gemellaggio ha subìto così un piccolo black out, perché lui si sentiva solo, "incompreso maestro italiano esule in un paese straniero"...beh, queste cose vanno dette, si deve sapere che un gemellaggio tra diversi sistemi scolastici implica una diversa elasticità mentale! Ma noi procederemo lo stesso:
Einstein sosteneva che il 1900 ha risposto all'esplosione demografica sia con l'esplosione nucleare che con l'esplosione delle comunicazioni….noi siamo per questa seconda scelta: comunicare per creare ponti tra i paesi superando la geografia , la diffidenza verso le culture straniere e l'impasse delle lingue.

Per questo approfitto di questa pagina, che sicuramente leggerà, per ringraziarlo e dirgli che la sua collaborazione, per le nostre classi è stata preziosissima, ma vorrei anche chiedergli di approfittare di questo spazio per raccontarci la realtà della scuola britannica, che voi tutti trovereste molto interessante.

C'è anche un lieto epilogo in versione Hollywoodiana: Sebi, novella Meg Ryan e Matteo, dopo numerosi appuntamenti mancati, sono anche riusciti ad incontrarsi...(che emozione anche quella!!!)...ed a condividere una giornata con Vivi ed i loro due bambini, Lorenzo e Virginia, Piccoli Lord italiani con una perfetta pronuncia britannica.

Sebi è, in genere, molto ostinata nel superare i limiti del virtuale...per esempio, voi, il mitico Reginaldo Palermo lo avete mai visto? Attenti al nostro sito, perché io l'ho anche fotografato...e presto sarà online!
Questi incontri, dopo mille mails di lavoro e non (perché, come sapete, dopo un po' di tempo che ci si scrive...si diventa amici, ci si cerca nelle mailbox, ci si rattrista se non c'è post@) contengono una carica di sensazioni gioiose..."Ma come? Sei vero? Esisti sul serio?" da cui non pensate che gli adulti siano esenti.
Come dice Levy...nella accezione di internet "Il virtuale è ciò che esiste senza essere qui"....ma dico, prima o poi....il qui deve arrivare!
Il progetto di gemellaggio, pur tra mille difficoltà non si è interrotto, continua in rete con altre novità: seguiteci e troverete in settimana anche l'apertura del famoso pacchetto con i Christmas Crakers...come? Non sapete cosa sono? Ahi, Ahi, Ahi!!!!

Come direbbe Matteo A big hug sebi

(*) dedicato a Matteo Morandi,
novello Giuseppe Mazzini
che ha sognato con sebi la Giovine scuola europea

ma leggete qui cosa scrive in proposito Matteo Morandi