Glossario di base di termini psicologici
Parte seconda: dalla E alla M
E - F - G - H - I - L - M- N - O - P - Q - R - S - T - U - V - Z
Vai alla prima parte (dalla A alla D)
edipico (complesso ... - psicoanalisi)
conflitto caratterizzato da sentimenti libidici molto intensi verso il
genitore del sesso opposto e da un atteggiamento ambivalente verso il genitore dello
stesso sesso
egocentrismo
tendenza a valutare la realtà non considerando sufficientemente i punti di vista diversi
dal proprio
egocentrismo intellettuale (o consequenzialità astratta)
riferito allo sviluppo intellettuale nell'adolescenza. Vivere la propria capacità di
condurre ragionamenti formalmente evoluti come una conquista talmente importante da
spingere a trascurare l'utilità della verifica sul piano dell'esperienza
embrione
l'organismo umano fra la quarta e l'ottava settimana dal concepimento
emiplegia
disturbo motorio che interessa una sola metà del corpo
emozione
reazione affettiva intensa con insorgenza acuta e di breve durata determinata da uno
stimolo ambientale; provoca una modificazione a livello somatico, vegetativo e psichico
empatia
capacità di condividere i sentimenti positivi o negativi degli altri
empirismo
approccio teorico che enfatizza l'importanza degli stimoli ambientali rispetto alle
caratteristiche del soggetto conoscente
episodica, memoria
modalità di organizzazione delle informazioni basata sulla collocazione spaziale e
temporale
epistemologia
il termine epistemologia significa, etimologicamente, "discorso sulla scienza".
Almeno a partire da Socrate ogni sistema filosofico si è posto, in modo più o meno
esplicito ed approfondito, il problema di indagare l'oggetto, il metodo e il fine delle
discipline scientifiche particolari (o, più in generale, dei fondamenti della
conoscenza). Esiste un'epistemologia generale, ma anche una epistemologia della
psicologia, della fisica, della matematica, ecc. Vedi "epistemologia genetica"
epistemologia genetica (Piaget)
obiettivo dell'epistemologia genetica piagetiana è fondare empiricamente, cioè
attraverso i metodi tipici della scienza, una teoria di come si sviluppa la conoscenza
ereditario
facente parte della costituzione genetica dell'organismo. Non dovuto ad esperienza
erogena, zona (psicoanalisi)
zona del corpo che permette sensazioni di piacere
espiatoria, punizione
che non ha alcun collegamento logico con l'atto compiuto
estinzione
processo che porta gradualmente alla eliminazione della tendenza a fornire una certa
risposta
estroversione
caratteristica del soggetto in cui prevale l'orientamento verso l'esterno
Es (psicoanalisi)
componenete più primitiva, irrazionale ed istintiva della psiche. Una delle tre istanze
della psiche secondo Freud (assieme a Io e Super-Io). Più raro l'uso del sinonimo Id
EM, età mentale
modalità di valutazione delle prestazioni di un soggetto in un test di abilità
cognitiva, ottenuta confrontando le sue prestazioni con l'età in cui in media la
maggioranza dei soggetti ottiene risultati equivalenti
equilibrazione, fattore di (Piaget)
fattore responsabile dello sviluppo del pensiero logico ipotizzato da Piaget oltre ai
fattori maturativi, sociali e linguistici. Si tratta di un fattore autonomo, secondo cui
lo sviluppo delle strutture logiche avviene, quando avviene, nello stesso modo e
rispettando le stesse tappe in tutti gli individui, in quanto vengono necessariamente
rispettati certi principi organizzativi intrinseci non riconducibili all'influenza
ambientale o innata
eterocronico, sviluppo
sviluppo non omogeneo delle varie funzioni (percezione, memoria, intelligenza, ecc.) della
psiche
etologia
studio del comportamento delle specie animali, condotto, per quanto possibile,
privilegiando l'osservazione in ambiente naturale
"fading"
procedura di apprendimento basata su stimoli che forniscono sempre meno aiuto al
soggetto
fallica, fase (psicoanalisi)
periodo evolutivo in cui l'interesse sessuale è centrato sui genitali in genere e su
quelli maschili in particolare (dopo il 3¡ anno di vita)
fedeltà (test)
ci si riferisce al grado in cui un test è indipendente da errori di misura dovuti al caso
fenilchetonuria
forma di ritardo mentale causata da un livello eccessivamente alto di un aminoacido
chiamato fenilalanina.
fenomenologico, metodo
metodo tipico della psicologia della Gestalt, e di studi sulla percezione e
l'intelligenza, che si basa su "un'osservazione accurata e sistematica delle
caratteristiche della nostra esperienza, prodotto sia dalla presa di contatto con il mondo
esterno, sia dall'auto-osservazione dei processi mentali che si svolgono dentro di
noi". (Kanizsa, Legrenzi, Sonino, 1983, pag. 25)
feto
l'organismo umano dalla nona settimana alla nascita.
filogenetico
relativo ai cambiamenti avvenuti nella storia della specie.
finalismo (Piaget)
visione "provvidenziale" della natura, per cui tutto tende ad avvenire secondo
un certo ordine, in modo armonico, grazie anche all'influenza delle stesse leggi morali
che regolano la vita umana
fisiognomica
studio delle correlazioni fra caratteristiche del volto e aspetti temperamentali.
fobia
nevrosi consistente in paura (irrazionale, nel senso di sproporzionata alla situazione ed
incomprensibile, non motivata) prodotta da particolari oggetti, o luoghi, o situazioni:
paura del chiuso (claustrofobia), dell'aperto (agorafobia), del buio, dei luoghi elevati,
degli animali, ecc. Le nevrosi caratterizzate da fobia vengono spesso denominate isterie
(oltre che nevrosi fobiche).
fonema
gamma di suoni percepiti, all'interno di una determinata lingua, come distinti da un'altra
gamma di suoni. In Italiano vi sono, ad esempio, vari modi di pronunciare la
"r", ma tutti riconducibili allo stesso fonema /r/. Mentre in Italiano il fonema
/r/ è distinto dal fonema /l/, in Cinese ciò non avviene.
fonematica (vedi fonologia)
fonetica
la fonetica studia l'aspetto materiale dei suoni, indipendentemente dalla loro funzione in
una particolare lingua, mentre la fonologia si interessa dei suoni per la funzione da loro
svolta in una particolare lingua. Il puro studio materiale dei suoni ha evidenziato che un
suono non è articolato sempre nello stesso modo, nemmeno dallo stesso individuo.
Nonostante le variazioni, però vari suoni sono percepiti, da chi parla una determinata
lingua, come equivalenti, come aventi la stessa funzione. Secondo i linguisti ciò che
permette di accomunare più suoni, senza considerare ciò in cui essi differiscono, è il
fatto che questa gamma di suoni è percepita come distinta da un'altra gamma di suoni.
Ciascun suono distintivo (o gamma di suoni) all'interno di una data lingua, è chiamato
fonema. La fonologia comprende la prosodia (o studio dell'intonazione e dell'accento in
funzione distintiva); l'oristica (studio di come avviene la demarcazione dei significanti)
e la fonematica (studio dell'organizzazione dei fonemi).
fonologia (vedi fonetica)
formale, pensiero (Piaget)
capacità di condurre ragionamenti logicamente corretti, senza la necessità di partire da
un dato di esperienza e di verificare le conclusioni del ragionamento attraverso un dato
di esperienza. Tale capacità permette l'uso di nozioni come quella di infinito, di luogo
geometrico, di caso e di probabilità e di saper impostare correttamente un esperimento
scientifico o di imparare l'algebra
formazione reattiva (psicoanalisi)
meccanismo di difesa che provoca, in una coppia di atteggiamenti ambivalenti, la rimozione
di uno dei due attraverso la sopravvalutazione dell'altro.
frenologia
studio dei legami significativi tra le strutture morfologiche e i tratti della
personalità. Nel passato essa è stata particolarmente utilizzata in riferimento alle
tendenze delinquenziali e alla malattia mentale.
funzionalismo
approccio teorico che considera caratteristica essenziale dei processi psichici l'azione
esercitata al fine (con la funzione) di accomodare l'organismo al proprio ambiente.
funzione mentale
in senso generale l'attività mentale in ogni sua manifestazione, considerata come un
tutto. In senso specifico qualsiasi attività mentale (percettiva, mnemonica,
intellettiva, ecc.)
galattosemia
disfunzione dovuta all'incapacità del neonato di metabolizzare il galattosio, che
può provocare ritardo mentale.
gene
unità di base dell'ereditarietà; si trova nei cromosomi ed è costituito da acido
deossiribonucleico (DNA).
genetica, psicologia (Piaget)
"Studio dello sviluppo delle funzioni mentali, in quanto tale sviluppo può
fornire una spiegazione o per lo meno un complemento di informazione, nei confronti dei
loro meccanismi allo stato compiuto. In altri termini, la psicologia genetica consiste
nell'utilizzare la psicologia del fanciullo per trovare la soluzione dei problemi
psicologici generali." (Piaget, 1947, op. cit. a pag. 148 )
genitale, fase (psicoanalisi)
periodo, che inizia con la pubertà, nel quale ritornano particolarmente attive le
pulsioni libidiche e riemergono i conflitti dello stadio edipico, ma con un orientamento
di tipo genitale.
gerarchizzazione
processo che prevede rapporti di subordinazione fra gli elementi di un sistema.
germinale, periodo
le prime tre settimane di crescita prenatale.
Gestalt, psicologia della
scuola psicologica, di cui M. Wertheimer èv ritenuto il fondatore, secondo la quale
l'esperienza psicologica si presenta all'individuo come una "struttura
organizzata" (Gestalt), che non può essere scomposta in parti elementari.
gioco (Piaget)
attività caratterizzata dal prevalere dell'assimilazione sull'accomodamento.
giustizia distributiva (sviluppo morale)
ci si riferisce al problema di come distribuire in modo giusto qualcosa di positivo o di
negativo (un onere, una punizione, un premio, un regalo, un compito da eseguire, ecc.) fra
più persone.
giustizia retributiva (sviluppo morale)
quando, di fronte ad un certo comportamento (negativo o positivo) ci si pone il problema
della proporzionalità fra tale comportamento e un'eventuale sanzione o premio
grammatica generativo trasformazionale (Chomsky)
il sistema di regole che specifica la relazione suono-significato per una lingua
determinata, può essere chiamato 'grammatica' diquesta lingua. Si usa l'espressione
'grammatica generativa' nel senso che una grammatica 'genera' un certo insieme di
strutture quando essa lo specifica in maniera precisa. In altre parole una grammatica è
generativa quando è in grado di descrivere la struttura di tutte le frasi di una
determinata lingua. La grammatica proposta da Chomsky è detta anche 'trasformazionale' in
quanto non si limlita a definire la struttura di frasi semplici, le dichiarative attive,
ma anche i rapporti che permettono le trasformazioni delle frasi semplici in altre frasi,
come le passive, le interrogative, le negative, ecc.
gruppo
insieme di individui (in numero tale da permettere almeno un minimo di conoscenza
reciproca fra tutti i componenti) caratterizzato da processi di interazione sociali
tendenzialmente durevoli e da una o più qualità in comune (per status, ruolo, interessi,
credenze, ecc.).
gruppo di controllo
un gruppo in un esperimento che non viene esposto alla variabile indipendente della
ricerca. Il comportamento dei soggetti in questa condizione viene usato come termine di
riferimento per valutare gli effetti dei trattamenti sperimentali.
gruppo sperimentale
gruppo di soggetti in un esperimento che viene esposto alla variabile indipendente della
ricerca. In alcune ricerche, di fatto comprendenti più esperimenti, possono esserci più
gruppi sperimentali (vedi gruppo di controllo).
handicap
condizione caratterizzata da effetti negativi causati da un danno e/o una
disabilità che limita o impedisce la realizzazione di un ruolo ritenuto normale in un
certo contesto culturale (tenuto conto dell'età, del sesso, dei fattori culturali e
sociali). A volte si usa l'aggettivo "handicappato", ma sarebbe preferibile
l'espressione "persona in situazione di handicap".
handicap visivo
handicap dovuto a disabilità per riduzione del "visus" a meno di 210 (o a
deficit visivo di gravità analoga).
handicap uditivo
handicap dovuto a disabilità per ipoacusia di tipo conduttivo o percettivo, tale che la
soglia uditiva è superiore ai 20dB.
handicap motorio
handicap dovuto a disabilità motoria causata, nella maggioranza dei casi, a paralisi
cerebrale (effetti di danni cerebrali).
handicap mentale (ritardo mentale)
difficoltà di tipo cognitivo generale o intellettivo che non permettono all'individuo
portatore di fornire, in media, prestazioni in test di intelligenza superiori al punteggio
di 70 in QI. In Italia c'è la tendenza a ritenere portatori di handicap mentale solo i
soggetti con QI inferiore a 60-65 (circa 1% della popolazione e non tra 2% e 3% come si ha
se ci si riferisce a punteggi del QI inferiori a 70).
HIP (Human Information Processing)
teoria della elaborazione dell'informazione.
Hurler, sindrome di
disfunzione, causata da accumulo di mucopolisaccaridi, che provoca nanismo, cecità e
ritardo mentale.
identificazione (psicoanalisi)
meccanismo di difesa molto complesso che si basa sull'attribuzione a se stessi di
caratteristiche di altri.
identità, senso di (psicoanalisi)
insieme di sentimenti che ogni individuo ha della individualità, peculiarità e
continuità (cioè della tendenza alla coerenza) di se stesso
identità sociale
insieme di sentimenti e di caratteristiche che un individuo prova e si attribuisce nel
considerare la propria appartenenza a specifici gruppi sociali.
idrocefalia
condizione in cui si ha una maggiore quantità di liquidi liberi nella cavità cranica.
Può provocare ritardo mentale.
imitazione (Piaget)
attività caratterizzata dal prevalere dell'accomodamento sull'assimilazione.
"imprinting"
processo di acquisizione di una azione istintiva, limitato ad un breve periodo del ciclo
vitale (periodo sensibile), irreversibile e specifico di una determinata specie.
inconscio (psicoanalisi)
ciò che è latente nella vita mentale, di cui si deve ammettere l'esistenza in quanto si
deduce dai suoi effetti
inconscio collettivo (Jung)
termine utilizzato anche da Freud, ma soprattutto da Jung, per riferirsi all'insieme di
dati psichici inconsci, comuni all'umanità, che vengono trasmessi all'individuo per via
ereditaria.
innato
che appartiene al patrimonio genetico e quindi ereditario dell'individuo.
"insight" (in tedesco Einsicht - Psicologia della Gestalt)
termine utilizzato per riferirsi alla comprensione (a volte accompagnata da un vissuto di
scoperta improvvisa) della soluzione di un problema, ottenuta comprendendo "il
tutto", l'essenza , la struttura, cioè i rapporti fra mezzi e fini e/o tra gli
elementi ed il tutto di cui fanno parte.
intelligenza (Gestalt)
insieme dei processi che permettono la scoperta (insight) intenzionale di legami nuovi tra
mezzi e fine.
intelligenza (Piaget)
"Termine generico designante le forme superiori di organizzazione o di equilibrio
delle strutture conoscitive. ... Termine di arrivo, mentre le sue origini si confondono
con quelle dell'adattamento senso-motorio in genere e, al di là di queste, con le origini
dell'adattamento biologico stesso." (Piaget, 1936, op. cit. a pag. 118)
interazione
azione o influenza reciproca di due variabili. Usato in psicologia soprattutto con
riferimento ai rapporti tra organismo ed ambiente fisico e ai rapporti interpersonali.
interazionismo simbolico
approccio (in sociologia e psicologia sociale) basato sul presupposto che il comportamento
individuale è mediato dai significati che gli individui attribuiscono alla situazione
sociale.
introspezione
osservazione e riflessione da parte di un soggetto nei riguardi di proprie esperienze.
introversione
caratteristica del soggetto in cui prevale l'attenzione verso i vissuti interiori.
intuitivo, pensiero (Piaget)
vedi preoperatorio.
Io (psicoanalisi)
struttura organizzata della psiche, che svolge funzioni di sintesi dei processi psichici,
"mediando" tra le pulsioni dell'Es, gli imperativi del Super-Io e le esigenze
della realtà. Attraverso i suoi "meccanismi di difesa" rappresenta il polo
difensivo nei conflitti dell'individuo.
ipercorrettismo
fenomeno per cui il bambino applica una regola grammaticale (ad esempio morfologica) da
lui scoperta (anche solo a livello pragmatico, cioè senza averne la consapevolezza) anche
a casi che non seguono tale regola (ad esempio "diciato" per "detto").
ipnosi
stato mentale particolare, generalmente con apparenza di sonno (trance), che può essere
provocato (indotto) con tecniche speciali, in cui si riconoscono sempre meccanismi di
suggestione, posti in essere da un 'ipnotizzatore'.
ipoacusia conduttiva (vedi handicap uditivo)
deficit uditivo causato da anomalia dell'orecchio esterno o medio.
ipoacusia percettiva (vedi handicap uditivo)
deficit uditivo causato da anomalia dell'orecchio interno.
ipotesi nulla
in un esperimento: ipotesi che la variabile indipendente non abbia alcun effetto sulla
variabile dipendente.
ipotiroidismo congenito (cretinismo)
malattia endocrina causata da carenza di sviluppo della ghiandola tiroidea. Provoca
ritardo della crescita e mentale.
ipotonica, forma
disabilità motoria caratterizzata da debolezza muscolare tale da pregiudicare la
stabilità della postura e il movimento.
isolamento (psicoanalisi)
termine utilizzato per due diversi meccanismi di difesa. Da una parte ci si riferisce alla
rimozione del solo affetto od emozione di un ricordo. Dall'altra all'isolamento di un
pensiero da tutti i pensieri che l'hanno preceduto o seguito.
isteria d'angoscia
sinonimo di nevrosi fobica (vedi fobia)
isteria da conversione
nevrosi caratterizzata da "materializzazione" del conflitto (ad es. attraverso
paralisi ad una parte del corpo, balbuzie, asma).
Klinefelter, sindrome di
anomalia cromosomica per cui una persona biologicamente maschio ha un cromosoma X in più
(il cromosoma sessuale delle femmine), per cui il suo corredo cromosomico viene ad essere
44 + XXY.
L.A.D., Language Acquisition Device (Chomsky)
particolare meccanismo innato nell'uomo che gli permette di acquisire il linguaggio,
secondo la teoria innatista dello sviluppo del linguaggio.
lallazione
fase dello sviluppo comunicativo e linguistico (dai 3 ai 10-12 mesi circa) caratterizzata
da produzione di cantilene su suoni vocalici, dai primi legami fra suoni vocalici e suoni
consonantici ed infine da produzione e ripetizione di sillabe.
lapsus
termine latino usato da Freud per riferirsi all'uso non intenzionale di parole errate.
Assieme alle dimenticanze, le gaffes, gli smarrimenti, i lapsus rientrano nell'ambito
degli atti mancati, rivelatori di un conflitto tra una intenzione cosciente ed una
tendenza non consapevole (preconscia od inconscia).
Lash-Nyhan, sindrome di
disfunzione causata da anormalità nel metabolismo dell'acido nucleico. Provoca
autolesionismo, anormalità motoria grave, ritardo mentale.
latenza, fase di (psicoanalisi)
periodo successivo a quello edipico, nel quale l'energia libidica viene deviata, almeno
parzialmente, dall'impiego sessuale ed utilizzata per il raggiungimento di altri fini
libere associazioni
tecnica di tipo psicoanalitico già usata da Freud, per cui il paziente è invitato a dire
ciò che gli viene in mente (senza censura) all'udire una certa parola-stimolo.
libido (psicoanalisi)
espressione dinamica dell'istinto sessuale, concepito come un'energia, che può essere
rivolta all'Io (narcisistica), ad oggetti esterni o persone (oggettuale) e anche essere
trasferita dall'uno all'altro ambito.
logografico, stadio
fase di apprendimento della lettura e della scrittura, nella quale il bambino legge o
scrive le parole in modo globale, cioè senza riconoscere adeguatamente i grafemi di cui
la parola è costituita.
ludica, funzione
che permette di rivivere, a livello simbolico, problemi e conflitti della vita quotidiana.
macrocefalia
condizione in cui il capo è anormalmente grande (idrocefalo o megacefalo).
magia (Piaget)
uso dei rapporti di partecipazione (vedi pensiero precausale) per raggiungere obiettivi
personali
mappa cognitiva (Tolman)
rappresentazione mentale schematica di un luogo, una situazione, un movimento, un
percorso, ecc. (utilizzata anche dai ratti per apprendere la strada in un labirinto).
maturazione
processo, su base innata, sottostante a miglioramenti del comportamento dovuti non ad
apprendimento (esperienza), ma a processi maturativi che avvengono a livello del sistema
neuro-muscolare di un individuo.
MBT, Memoria a Breve Termine
detta anche 'memoria di lavoro', mantiene il materiale rielaborato dai registri sensoriali
per periodi limitato nel tempo (ad esempio, in certe situazioni, per pochi secondi o meno
di un minuto)
media
uno dei parametri della tendenza centrale di una distribuzione di frequenza, e
precisamente la media aritmetica o deviazione media, ossia il valore ottenuto dalla somma
di tutti i valori, divisa per il loro numero
mediana
uno dei parametri della tendenza centrale di una distribuzione di frequenza, e
precisamente il valore della variabile che divide in due parti eguali il numero totale
delle osservazioni effettuate, disposte secondo l'ordine crescente del corrispondente
valore della variabile.
megacefalia
condizione di eccessiva grandezza e peso del cervello. Può provocare ritardo anche
mentale.
memoria
capacità di un organismo vivente di conservare tracce della propria esperienza e di
servirsene per relazionarsi al mondo e agli eventi futuri
menopausa
insieme dei fenomeni fisici e psicologici che accompagnano i cambiamenti fisiologici
femminili dopo i quaranta anni di età.
mente
sinonimo di psiche. Insieme delle attività e dei contenuti psichici, compresi quelli di
cui non si ha consapevolezza.
metabisogni (Maslow)
bisogni non di base, ma ugualmente fondamentali per un buon equilibrio psico-sociale
dell'individuo.
metacognizione
regolazione dei processi di conoscenza, mediante la scelta delle strategie, il controllo
di esse, la verifica, la formulazione e riformulazione di piani di intervento.
metamemoria
insieme dei processi di gestione e controllo delle operazioni svolte dalla memoria.
microcefalia
condizione in cui il cranio ed il cervello sono anormalmente piccoli, attribuita ad un
arresto dello sviluppo fetale. Provoca grave o profondo ritardo mentale.
MLT, Memoria a Lungo Termine
archivio ed organizzazione del materiale rielaborato dalla MBT, con capienza praticamente
illimitata.
mnemotecniche
tecniche particolari che favoriscono la memoria (ad es. utilizzando una "parola
chiave" o una "parola gancio").
moda
uno dei parametri della tendenza centrale di una distribuzione di frequenza, e
precisamente il valore che ricorre più frequentemente in una serie di valori.
modellamento
(vedi "apprendimento tramite modelli")
monoplegia
difetto motorio ad un solo arto.
morale autonoma
che è basata sulla responsabilità soggettiva, sulla cooperazione e la ricerca del bene.
morale eteronoma
che è fondata sulla responsabilità oggettiva, sulla costrizione e sul dovere.
morfema
è l'unità minima verbale significativa. Il morfema è una unità significativa di norma
più piccola della parola. Sono morfemi i prefissi, le desinenze, le radici. Ogni morfema
è composto da uno o più fonemi.
mosaicismo, nella sindrome di Down
presenza contemporanea sia di cellule normali con 46 cromosomi, sia di cellule con 47
cromosomi. Responsabile del 2% dei casi di sindrome di Down.
motivazione
fattore dinamico del comportamento che attiva e dirige un organismo verso una meta