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Direzione didattica di
Pavone Canavese |
(27.12.98)
Corsi di
formazione per dirigenti scolastici:
cosa ne dice il Censis
Ai corsi di formazione per dirigenti scolastici il Censis attribuisce
particolare importanza: la prevista attività formativa loro rivolta deve essere
progettata tenendo in debito conto le distinzioni e le polarizzazioni che, allo stato
attuale, contraddistinguono la categoria, con lobiettivo di raggiungere un modello
di dirigenza scolastica omogeneo e condiviso.
Secondo i dati forniti nell'ultimo rapporto si possono infatti
individuare oggi nella categoria dei dirigenti scolastici almeno 4 diversi comportamenti:
- il 32% può essere definito "innovatore ad ampio raggio", denotando una
consapevolezza matura delle funzioni dirigenziali
- il 25% può essere ascritto allarea dei "moderati a vocazionale
gestionale"
- il 27% rientra fra i "moderati a vocazione didattica"
- poco più del 15% sta assumendo nei confronti dei processi di autonomia ormai in atto un
atteggiamento sostanzialmente conservatore (ma, avverte il Censis, "dietro le
perplessità nei confronti delle innovazioni derivanti dallautonomia, si celano
forse il bisogno di una maggiore chiarezza delle modalità operative, di maggiori
sicurezze, di una rete efficace di supporto")
Ora, se è vero che per ottenere i risultati attesi, la riforma dovrà
fare valorizzare in particolar modo la capacità progettuale e gestionale degli
"innovatori a largo raggio", è anche altrettanto fuori discussione che le
attività formative che si stanno avviando in tutte le Regioni dovranno:
- moderare gli entusiasmi e le illusioni "manageriali" di coloro che sono
convinti (più o meno in buona fede) che il futuro dirigente scolastico dovrà gestire la
propria istituzione scolastica come se fosse una vera e propria azienda
- convincere i "moderati a vocazione didattica" che un buon dirigente scolastico
non può essere il "maestro dei maestri" ma deve svolgere una funzione di
promozione e di coordinamento gestionale a più vasto raggio (senza dimenticare appunto
che la scuola non è unazienda, ma un luogo di apprendimento e di elaborazione
culturale)
- fornire ai conservatori adeguati strumenti di analisi del nuovo contesto in cui si
inserisce il sistema scolastico per metterli nella condizione oggettiva
(r.p.)