Direzione didattica di Pavone Canavese

(31.01.98)

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MIGLIORIAMO LA QUALITÀ
DELLA NOSTRA SCUOLA

progetto redatto dal III circolo didattico di Bassano del Grappa (Vi)

 

PROGETTO DI VALUTAZIONE SPERIMENTALE
DELLA QUALITÀ DELLE PRESTAZIONI PROFESSIONALI.

 

Premessa.

Il seguente progetto sarà gestito in rete con il Circolo di Boscochiesanuova mantenendo alcune diverse articolazioni relative alle specifiche caratteristiche dei Circoli ed alle differenti esperienze già effettuate, caratterizzate però da uno stesso sfondo comune e da comuni scelte di formazione degli operatori scolastici.

E’ previsto uno staff intercircolo che effettuerà il coordinamento dell’intera esperienza (definizione di strumenti di rilevazione e lettura comparata degli esisti) via Internet, mezzo già ampiamente utilizzato da entrambe le scuole.

La motivazione della rete si fonda sulla necessità di aprirsi, anche in sede sperimentale, ad un continuo confronto esterno. I due Circoli da anni portano avanti studi rispetto ai climi organizzativi e ai carichi di lavoro degli alunni. Nei due ultimi due anni il 3° Circolo ha aderito al "progetto qualità" per le scuole elementari, approvato dal superiore ministero

Il presente progetto è stato deliberato al collegio docenti del 21 settembre 1998 senza alcun voto contrario e 4 astenuti.

Il lavoro procederà in modo:

Si prevede di collaborare con il gruppo di lavoro sulla "RICERCA-AZIONE" costituita presso il Centro di Documentazione di Vicenza   per un interessante approccio migliorativo rispetto alle competenze individuate.

 

1. Esperienze già effettuate e risorse disponibili.

Il lavoro di monitoraggio in relazione a progetti di qualità, così come previsto dalla Carte dei Servizi, è ormai cultura acquisita di questa Istituzione Scolastica .

Le iniziative di valutazione su cui si è acquisita ampia esperienza e consolidata sicura competenza riguardano tanto la componente docente, così come quelle alunni e genitori.

Ormai è patrimonio consolidato l’annuale monitoraggio della percezione che i genitori di classe prima hanno della scuola e i questionari di clima per monitorare il benessere relazionanle nel circolo ( vedasi allegati)

La scuola ha attivato, e mantiene tuttora, una collaborazione diretta con le cattedre di Psicologia del lavoro dell’Università di Bologna utilizza invece la collaborazione che il Circolo di Boscochiesanuova ha con l’Università di Verona, che costituiscono il referente scientifico dell’intervento di monitoraggio svolto e programmato.

La scuola è altresì dotata di buona dotazione tecnica (hardware e software) per l’archiviazione ed il trattamento elettronico dei dati; nonché del know how richiesto per l’elaborazione statistica degli stessi, tanto descrittiva quanto inferenziale.Nell’organico magistrale abbiamo l’ ins. Pierantonio Garlini esperto di informatica e trattamento dati autore di volumi ed articoli sull’informatica e la statistica nella scuola elementare e per l’ handicap.

Il capo d’Istituto, che coordina e dirige l’iniziativa:

• collabora con continuità con il prof. Enzo Spaltro, Cattedra di psicologia del lavoro di Bologna

• ha effettuato numerose pubblicazioni in riferimento ai climi organizzativi e all’organizzazione

• ha svolto numerosi interventi di formazione, rivolti a personale direttivo, docente ed ATA di diverse regioni d’Italia anche su questione legate alla qualità ed alla sua valutazione (ultimamente progetti ministeriali: "Qualità nord-est sud" a Vicenza, Avellino e Potenza, "Centaurus" a Bassano del Grappa).

Il capo d’Istituto avrà un ruolo di supervisione mentre il coordinamento quotidiano dell’iniziativa, con parere espresso dal collegio docenti sarà, l’insegnante Anna Segalla

 

2. Breve descrizione del progetto e modelli di riferimento.

Il progetto è mirato alla valutazione della qualità del servizio erogato, così come enunciato nella carta dei servizi.
Sarà recuperata tutta l’esperienza valutativa , effettuata nel Circolo, degli ultimi cinque anni .
Parte integrante del presente progetto saranno i questionari elaborati durante il biennale impegno nel progetto " Qualità" già ricordato".
Utilizzeremo anche la telecamera per verificare, analizzare riflettere sui rapporti interni alle classi e all’approccio relazionale del docente seguendo protocolli che il gruppo di valutazione redigerà in primo avvio della sperimentazione

Come descritto dal graf. 1, si farà principalmente ricorso a questionari (integrati da osservazione e colloqui guidati). I questionari, così come quelli già utilizzati in passato e di cui possono essere visti esempi nel materiale allegato, conterranno risposte graduabili e aperte (libere o guidate).

 

Graf. 1 - questionari

 

 

2.1 Periodicità

Considerati i costi- benefici descritti nel graf. 2, si prevedo due o tre interventi di rilevazione: iniziale, intermedio, finale o iniziale e finale. Per quanto riguarda i filmati la scadenza sarà trimestrale.

 

Graf. 2 Periodicità

 

2.2 Risorse utilizzabili.

Considerati i vincoli descritti nel graf. 3, il progetto potrà contare su risorse estremamente buone:

E SOPRATTUTTO una già avviata cultura del controllo, acquisita tanto da alunni, come dagli operatori scolastici e che conta su un’ottima risposta delle famiglie.

 

Graf. 3 Analisi delle risorse - costi/benefici

 

2.3 Obiettivi primari.

  1. Misurare e diagnosticare il grado di efficacia dell’azione didattica e educativa dei singoli insegnanti che partecipano alla sperimentazione, ipotizzando dei possibili criteri di valutazione e di giudizio.
  2. Consentire ai docenti impegnati nella sperimentazione di autovalutare la propria professionalità (soggetti e non oggetti di verifica).
  3. Stimolare nel circolo una maggiore attenzione per il lavoro e quindi un miglior rendimento qualitativo.

La ricaduta dovrebbe coinvolgere tutte le componenti che interagiscono nell’intervento educativo, tanto quelle intrascolastiche che quelle extrascolastiche.

In questo senso è fondamentale la fase delle pubblicizzazione dei dati, che sarà particolarmente curata sia in termini di tempi, che di diffusione, che di leggibilità.

E’ stato già ampiamente collaudato il modello della "relazione conclusiva", di cui si accludono alcuni esempi. La scuola dispone di una sufficiente capacità autonoma di "editoria": desk top publishing e duplicatore.

Per la comunicazione degli esiti alle famiglie si farà ricorso sia a specifiche riunioni (uso di lavagna luminosa e videoproiettore-computer), che del giornalino scolastico, che già da tempo è attivo nel circolo, o con i numeri ordinari o con apposite edizione straordinarie.

 

Graf. 4 Significati.

 

2.4 Fasi del progetto.

Si riporta di seguito un diagramma di flusso che descrive le fasi di sviluppo del progetto.

Graf. 5 - fasi di sviluppo.

 

3. METODOLOGIA

L’analisi, la misurazione e la valutazione delle competenze professionali saranno raccolte "sul campo" attraverso la disamina delle azioni dirette e concrete compiute dai docenti.

In linea generale si farà riferimento, per una necessaria e indicativa definizione del campo, ad alcune mappe delle competenze che individuano indicatori specifici da verificare sperimentalmente. Si assumerà l’approccio critico della RICERCA-AZIONE seguendo le linee metodologiche che questa teoria individua, ciascun insegnante potrà valutare le proprie competenze professionali attraverso l’osservazione esterna, collaborativa e critica di un altro insegnante. Sono previsti degli incontri periodici di verifica collegiale sui percorsi attivati, anche per consentire ai docenti di approfondire con uno studio di supporto e il confronto in itinere, le competenze individuate, in chiave migliorativa.

Per quanto invece riguarda gli ambiti che si intendono indagare, essi saranno i seguenti:

  1. didattico-disciplinare
  2. metodologico-organizzativo
  3. pedagogico-educativo.

 

4. LE MAPPATURE

IL SAPERE                    competenza didattico-disciplinare

IL SAPER FARE          competenza metodologico-organizzativa

IL SAPER ESSERE     competenza pedagogico-educativa

 

5. Modalità di coinvolgimento delle diverse componenti scolastiche.

Si è già accennato che il progetto non si inserisce in un terreno vergine e che esiste già nel circolo una cultura del "controllo", grazie ad un progressivo coinvolgimento che ha caratterizzato gli interventi degli anni scorsi.

Per quanto concerne gli operatori scolastici sono previste delle riunioni collegiali e la definizione di una chiara delega alla commissione monitoraggio (spazi, autorità, criteri di valutazione dell’intervento, incentivi). I genitori saranno coinvolti all’interno dei rispettivi organi collegiali, per quanto di competenza, con una partecipazione attiva al progetto ed è prevista una pubblicizzazione dell’iniziativa tramite apposite assemblee ed il giornalino scolastico. Gli alunni, con i limiti dell’età, saranno chiamati ad una collaborazione sia in relazione al sé che come trait d’union con le famiglie. E’ altresì previsto un intervento degli alunni per l’archiviazione e la pubblicizzazione dei dati nell’ambito del progetto nuove tecnologie

 

6. Modalità di raccolta dei dati e strumenti di verifica utilizzati- criteri di valutazione - modalità di diffusione degli esiti.

Questo aspetti sono documentati dal materiale relativo agli interventi già svolti e sono stati già illustrati in precedenza.

Riassumendo:

Tutta l’attività gode della collaborazione continua e della supervisione: