(05.07.2001)
ho letto attentamente la lettera di Antonio Valentino
ma, per quanto abbia cercato, la mia ricerca di argomentazioni è andata delusa. Essa
contiene unicamente un attacco personale, ispirato e innervato da robuste considerazioni
di natura ideologica.
Rifiuto di scendere sul piano della contesa personale perché questo non fa parte né del
mio stile né delle scelte etiche e deontologiche a cui cerco di ispirare la mia
esperienza sia nella professione sia nella vita. A questo riguardo mi concedo solo in
altro testo parallelo un divertimento innocente, speculare rispetto a quello del mio non
richiesto interlocutore.
Rifiuto di scendere, altresì, sul piano delle dispute ideologiche e politiche di cui,
invece, è intriso e gronda quel testo anche perché sono convinto che le ideologie siano
spesso delle vere e proprie pigrizie del pensiero che funzionano, spesso all'insaputa
degli stessi interessati, come lenti deformanti, come gabbie della razionalità.
Mi interessa, invece, estrarre il nocciolo dell'intervento e, sulla base di ciò,
argomentare a sicuro beneficio dei lettori che resterebbero, altrimenti, confusi di fronte
ad uno stucchevole scontro privato o ad una controversia avvolta nei fumi ideologici.
Questo nucleo argomentativo consiste nel fatto che la Cgil considera "decoroso negli
esiti normativi ed economici" il contratto come definito fino alla data del 7 maggio
u.s. e, quindi, vorrebbe siglarlo ora alle stesse condizioni. La stessa Cgil considerava
"soddisfacenti" gli esiti economici della svolta di Palazzo Vidoni
del 28 marzo scorso. Non ha, quindi, cambiato idea.
Sugli esiti normativi non vale la pena di discutere, essendo tutte le forze sindacali
concordi in un sostanziale giudizio positivo. Sugli esiti economici vale la pena, invece,
di approfondire.
Credo sia utile richiamare, ancora una volta, in soccorso i dati oggettivi contenuti nella
seguente tabella riassuntiva:
Ipotesi CGIL o della "mezza dirigenza" |
Ipotesi ANP o del "pieno allineamento" (*) |
|
Stipendio tabellare | 63.700.000 | 70.000.000 |
Scarto sullo stipendio tabellare | - 6.300.000 | = |
Stipendio di posizione | 5.000.000 | 17.000.000 |
Scarto sullo stipendio di posizione | - 12.000.000 | = |
Totale stipendio | 68.700.000 | 87.000.000 |
Scarto retributivo | - 18.300.000 | = |
Percentuale di allineamento retributivo con la Dirigenza Area 1 (Seconda fascia) | 44% | 100% |
Percentuale di responsabilità assegnata ai DD.SS. | 100% | 100% |
Miliardi complessivi necessari secondo le diverse ipotesi | 200 | 450 |
Scarto in miliardi | - 250 | = |
Aumento mensile netto medio pro capite reale | 650.000 | 1.350.000 |
Recupero dei 4 mesi di contratto settembre/ dicembre 2000 | Non contemplato | Richiesto |
Recupero dei ratei di anzianità maturati (**) | Non richiesto | Richiesto |
(*) Pieno allineamento con i dirigenti di seconda fascia dell'Area 1 della Dirigenza Pubblica (Ispettori, ex Provveditori, ministeriali)
(**) Corrispondono ai 40 miliardi di aumenti virtuali "concessi" con il secondo Atto di Indirizzo.
Osservo, in primo luogo, che questi dati sono stati forniti e messi
a disposizione di tutti unicamente dall'ANP e doverosamente ripresi nel sito web
"Contratto dei Dirigenti Scolastici" che dirigo.
Se i colleghi DD.SS. iscritti a Cgil - Cisl - Uil - Snals e Andis non si documentassero
attraverso varie e diverse fonti, quindi anche attingendo al servizio che sto fornendo in
modo pluralistico alla categoria da oltre un anno, sarebbero privati del diritto
essenziale di essere correttamente informati sulle reali prospettive contrattuali che
riguardano tutti.
I sondaggi telematici secondo i quali la categoria sarebbe desiderosa di firmare
lagognato contratto propugnato dalla Cgil, a cui si appella Valentino, sono privi di
una qualsiasi attendibilità, valgono come il due di coppe quando cè sotto bastone.
Propongo di fare una consultazione seria che metta, però, prima di tutto a disposizione
dei votanti i dati comparativi di cui sopra, che escluda la possibilità che un solo
utente possa votare magari per 100 volte, che escluda altre categorie non interessate,
come invece è accaduto e accade nel caso del sondaggio su PavoneRisorse.
Per quanto riguarda il sondaggio Andis sappiamo bene che questa associazione ha sostenuto
in modo attivo le posizioni della Cgil scuola visto che da tempo si comporta acriticamente
- nei fatti - come sua diramazione associativa e visto che preferisce allearsi con il
sindacato dei docenti (che chiede la metà) piuttosto che con il Sindacato dei Dirigenti
che chiede (anche per loro!) il doppio spettante. Se fossero veri i dati dei citati
sondaggi commenterei che non cè limite al masochismo sindacale e associativo!
Se il contratto fosse stato firmato il 7 maggio avremmo conseguito uno scarto di oltre 18
milioni lordi annui e una percentuale di allineamento del 44% rispetto allaggancio
minimo con le altre dirigenze pubbliche!
Questi sono dati oggettivi, non opinioni! Credo si possa convenire che la prospettiva
propugnata dalla Cgil della firma del contratto a queste condizioni può essere
legittimamente definita, per coerenza, della "mezza dirigenza". Sarà spiacevole
riconoscerlo ma la Cgil rivendica, in questo primo contratto dingresso, meno della
metà di quanto spetta ai DD.SS. Se avesse prevalso o prevalesse questa prospettiva
avremmo subìto o subiremmo una sconfitta per tutta la categoria. Non trovo, quindi, nulla
di "decoroso" in questa posizione, nulla di cui ci si possa dichiarare
"soddisfatti". Se prevalesse lipotesi ANP del "pieno
allineamento", invece, la vittoria sarebbe per tutti, compresi quelli che la
avversano, perché riceverebbero anchessi i 18 milioni che mancano.Questi dati,
ovviamente, non vengono citati dall'Esecutivo Nazionale Cgil scuola e dal collega
Valentino che preferisce, con una mirabolante contorsione dialettica, rovesciare le
responsabilità. Chi si è messo di traverso, quindi? LANP che rifiuta
legittimamente di chiudere al ribasso e rivendica con fermezza e coerenza il pieno
allineamento oppure la Cgil che prima minaccia uno sciopero contro un altro sindacato per
imporre lesito della "mezza dirigenza" ed ora minaccia il nuovo Governo di
ritorsioni nel caso riconosca nel primo Contratto quello stesso allineamento che pure, a
parole, rivendica per il secondo Contratto?
Ritengo, comunque, che la migliore risposta Antonio Valentino labbia ricevuta dalla "Lettera aperta al Segretario Nazionale e ai componenti lEsecutivo nazionale Dirigenti Scolastici Cgil Scuola" sottoscritta in questi giorni da 22 iscritti torinesi e di altre città del suo stesso Sindacato, che rappresentano ben l 1,5% del totale nazionale.
Quanto allaccusa rivoltami di essere "penna wagneriana
dellANP" faccio osservare al mio interlocutore che tra i 376 documenti che
compongono alla data odierna larchivio del sito ben 42 sono i documenti integrali di
fonte Cgil, 12 di fonte Cisl, 9 di fonte Snals , 4 di fonte Uil, 14 di fonte Confederale
unitaria, 43 di fonte Andis, e 74 di fonte Anp. Non manca alcun documento importante o
essenziale di una qualsiasi sigla sindacale. Il diverso numero dei documenti rispecchia
semplicemente in proporzione lattività espressa sul nostro Contratto dai diversi
sindacati. I documenti di area Confederale, quindi, superano complessivamente le 115
unità.
Vero è, invece, che dopo la svolta di Palazzo Vidoni del 28 marzo scorso ho esercitato il
diritto-dovere di critica nei confronti di quella parte sindacale e associativa che è
stata (ed è ancora oggi) in prima linea nel tradimento delle istanze dei dirigenti
scolastici. Ho preso posizione semplicemente animato dal dovere di avversare e mi
onoro di averlo fatto e di farlo - quelle scelte sciagurate che ritenevo e ritengo dannose
per la nostra categoria.
Comunque sia, i lettori che desiderassero documentarsi per formarsi una fondata opinione sulle più recenti vicende contrattuali e sulla querelle in corso possono utilmente consultare i seguenti testi:
"LE POSIZIONI IN CAMPO IN VISTA DELLA CONCLUSIONE DEL CONTRATTO" Editoriale n. 29 del 28 giugno 2001 Analisi dei comunicati e delle strategie delle forze sindacali e associative.
" QUANDO IL SINDACATO SI METTE DI TRAVERSO: LE GRAVISSIME RESPONSABILITA DELLA CGIL VERSO I DIRIGENTI SCOLASTICI" Editoriale n. 28 del 21 giugno 2001 di Paolo Quintavalla A proposito della riconfermata e pervicace volontà del sindacato di negare ai DD.SS. lallineamento retributivo promesso dalle forze di Governo.
"IL VIZIO DELLIDEOLOGIA POLITICA SUL CONTRATTO" Editoriale n. 27 del 17 giugno 2001 di Paolo Quintavalla A proposito della sovrapposizione delle strategie politiche sulle istanze puramente sindacali nel contratto dei DD.SS.
"IL TRADIMENTO DELLE ISTANZE DELLA CATEGORIA. DURO ATTACCO DELLA CGIL AGLI INTERESSI DEI DIRIGENTI DELLE SCUOLE" Editoriale n. 26 del 9 giugno 2001 di Paolo Quintavalla A proposito delle sconcertanti affermazioni sul Contratto dei DD.SS. del Segretario della Cgil Scuola Panini ("I dirigenti scolastici devono battere il passo altrimenti ") e del Segretario confederale Cofferati (lallineamento retributivo dei DD.SS. con gli altri dirigenti pubblici "è una promessa mirabolante") durante una conferenza stampa del 7 giugno a Roma.
Concludo osservando che il collega Valentino farebbe meglio ad investire il suo tempo in altro modo più utile per i dirigenti scolastici italiani di cui pure è esponente, piuttosto che sparare la sua sprezzante ironia su coloro che hanno dimostrato, stanno dimostrando e dimostreranno con coerenza e con fierezza di voler difendere la dignità e i reali interessi della categoria.