La rubrica del 21.9.98
SAGGI SI'..... MA NON INTERCULTURALI
Continua il dibattito sul documento "I contenuti essenziali della formazione di base" elaborato a partire dai materiali della commissione dei "saggi".
Analizzando il documento a partire da una prospettiva interculturale si scopre tuttavia che il documento
Il giudizio può sembrare ingeneroso ma così non è. Rimandando ad un futuro approfondimento lo studio analitico del documento dei saggi basti qui soffermarsi sul punto che mi pare più significativo, anche perché posto a "premessa" di tutto limpianto del documento.
La Premessa del documento esordisce infatti sostenendo che "nella definizione dei fondamentali occorre muovere non da un a-priori ideologico, dallimmagine di un individuo ideale, ma dallesigenza di definire saperi e valori che possano risultare comuni a tutti i cittadini, indipendentemente dalla religione, dalletnia, dallo stato sociale, dal sesso". Laffermazione, a prima vista, appare totalmente condivisibile. Eppure, se ben analizzata, rivela proprio la richiesta di quella-priori rigettato due righe prima. Nelletà delle differenze, nel tempo della pluralità, come ricavare infatti "saperi e valori comuni"? E chi li definisce? Con quali strumenti? A partire da chi?
Esistono forse persone "indipendentemente" da religione, etnia, sesso, status ecc.. No, non esistono: le persone esistono nella differenza, vengono al mondo nella differenza, differenza di genere in primis. E se simili persone non esistono occorre ammettere che i saperi ed i valori condivisi non vanno ricercati "indipendentemente" quanto piuttosto proprio nella relazione tra alterità che sono tali proprio perché (e solo perché) diverse. In caso contrario ci si trova nuovamente di fronte ad un a-priori ideale che viene a costituire il luogo di integrazione a cui condurre (assimilare) tutte le alterità.
Il paradigma dellinterculturalità interroga (e scardina) in profondità il documento sui contenuti essenziali sin dalla premessa. E ciò non come rivendicazione di una nicchia quanto piuttosto nella più radicale richiesta di precisazione del punto di vista, dellottica, del paradigma che, una volta assunto, cambia di segno e prospettiva a molte delle indicazioni fornite.
Assumere il paradigma dellalterità e della progettualità interculturale non chiede nuovi contenuti: esige piuttosto un modo diverso di porsi rispetto alla domanda sui tratti (ovvero sulle competenze cognitive, relazionali ed operative) che devono caratterizzare i cittadini del mondo nellera della globalizzazione.
E questo, onestamente, non mi pare rintracciabile nel documento sui contenuti essenziali. E, in tutta franchezza, non mi sembra una assenza facilmente giustificabile.
Men che meno se si pensa ai cittadini del nuovo millennio.
Chissà che i saggi non ci ripensino. Magari, per aiutarli, si potrebbe sempre far presente il tutto al Ministero mediante cortesi (ma ferme) prese di posizione come già hanno fatto diversi operatori scolastici e del terzo settore. Infatti o lottica interculturale entra nel documento sui saperi essenziali oppure sarà poi sostanzialmente inutile ogni futura iniziativa al riguardo (quale ad esempio la direttiva ministeriale sullinterculturalità a cui stanno lavorando la Commissione Intercultura ed il Ministero).
Lanciata e sostenuta do oltre 150 organizzazioni impegnate nel settore educativo, del volontariato internazionale e della solidarietà, continua anche questanno la Campagna Nazionale per un nuovo patto di solidarietà con i popoli africani. Nel passato anno scolastico si sono tenuti molti corsi di aggiornamento e diverse città italiane sono state visitate dalla "carovana" di Chiama lAfrica, ovvero da tre camion tir che "scaricano" in una piazza un villaggio africano attorno a cui si sviluppa per unintera settimana unintensa azione di sensibilizzazione dellopinione pubblica. Il villaggio, estremamente curato dal punto di vista dellimpatto, permette visite guidate da animatori africani, concerti, dibattiti. Approfondimenti.
Realizzato con il contributo del Ministero degli Affari Esteri levento sarà presente dal 29 settembre al 5 ottobre a Cremona. Nelle settimane successive si trasferirà a Como-Cantù, Treviglio, Brescia.
Tra le iniziative connesse alla campagna va citato il corso di aggiornamento organizzato a Milano da Cres e "Chiama lAfrica" che si apre il 13 ottobre con lintervento della Sottosegretaria MPI Albertina Soliani.
A latere della campagna di sensibilizzazione sono stati inoltre pubblicati alcuni interessanti quaderni sullAfrica che, in modo agile ma esaustivo, permettono un primo approccio alle molte culture dellAfrica sub-sahariana.
I titolo sino ad ora pubblicati sono:
Per informazioni e per chiedere il materiale
Chiama lAfrica - Viale Baldelli 41 - 00146 Roma
tel 06/5430082 fax 06/5417425 e-mail: chiama.africa@agora.stm.it
Interculturalità: anche luniversità si muove
Le problematiche delleducazione interculturale, con la connessa ed urgente necessità di formare personale allaltezza della situazione, stanno (finalmente!) interrogando luniversità.
Al riguardo, e senza nessuna pretesa di esaustività, segnalo le seguenti iniziative:
Università per
stranieri di Siena
Facoltà di Lingua e Cultura Italiana - anno accademico 1998/99
Laurea in Lingua e cultura italiana
(4 anni, sono ammessi cittadini italiani e stranieri, temine presentazione domande 10
ottobre 1998)
Scuola di specializzazione post laurea su "Didattica
dellitaliano come lingua straniera"
(2 anni, numero chiuso a 50 cittadini italiani o stranieri, temine presentazione domande
10 ottobre 1998)
Diploma universitario per linsegnamento della lingua
italiana a stranieriù
(3 anni, numero chiuso a 100 cittadini italiani o stranieri, temine presentazione domande
30 settembre 1998)
per informazioni: http://www.unistrasi.it
e-mail: info@unistrasi.it
Università degli
studi di Trieste
Corso di laurea in "Scienze e tecniche dell'Interculturalita`"
Articolato in quattro anni - un biennio propedeutico e uno di
specializzazione - il corso di laurea conta ventiquattro esami, tra cui uno di informatica
e prove orali e scritte in due lingue straniere.
Tra le materie, prevalentemente umanistiche, comprensive di molti insegnamenti comuni a
Lettere, Scienze Politiche, Lingue e Scienze della Comunicazione, anche alcune economiche
e giuridiche. Fondamentale, a partire dal terzo anno, la scelta dell'indirizzo. La
formazione, infatti, si fa più specifica, in vista degli interessi degli studenti e delle
aree culturali nelle quali essi intenderanno lavorare: romanistica, per esempio, o
anglistica, balcanica, ebraistica, araba.
Per informazioni: http://www.univ.trieste.it
Università Roma Tre
Facoltà di Scienze della Formazione - Dipartimento di Scienze delleducazione
Diretto dal Prof. Francesco Susi si tiene presso la facoltà di Scienze della Formazione il Corso di Perfezionamento a distanza in Educazione Interculturale.
Per informazioni: 06/ 4452302 fax 06 / 4452642
EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO
E EDUCAZIONE INTERCULTURALE
IL CASO AFRICA
Milano, Società Umanitaria, Via Daverio, 7
Progetto e Direttore del Corso: CRES-Mani Tese - Wilma Beretta Podini
Organizzazione: CRES-Mani Tese in collaborazione con la Campagna "Chiama
lAfrica"
TAVOLA ROTONDA
Martedì 13 ottobre 1998, h. 16.30-19.30
Le risorse per leducazione allo sviluppo,
alla mondialità e allinterculturalità.
Africani in Italia, Italiani in Africa.
Partecipano:
Eugenio Melandri (coordinatore Campagna "Chiama lAfrica")
Albertina Soliani (Sottosegretario M.P.I.)
Aluisi Tosolini (commissione intercultura MPI)
Ainom Maricos (consigliera comunale-Milano)
Marco Grandi (S.O.C.I -Comune Milano)
Pap Kouma (scrittore senegalese)
Raffaele Taddeo (insegnante, Ass. "La Tenda")
Dino Barra , Anna Di Sapio, Marina Medi (insegnanti formatori C.R.E.S.)
Coordina: Bruna Sironi, Mani Tese
CONFERENZE
Mercoledì 14 ottobre 1998, h. 16.00-18.00
"La figura dellimmigrato nella storia delle civiltà e nella vita dei popoli:
gli Africani in Italia tra conflitto e integrazione"
Relatore: Godwin Chukwo, storico e antropologo nigeriano
Giovedì 15 ottobre 1998, h. 16.00-18.00
"Cause storiche del divario Nord-Sud: lImperialismo e lavventura italiana
in Africa"
Relatore: Marco Scardigli, esperto di storia del colonialismo italiano
Venerdì 16 ottobre 1998, h. 16.00-18.00
"Informare e comunicare alla luce delleducazione allo sviluppo e
allinterculturalità. Letteratura e intercultura: lAfrica nel nostro
immaginario.
Relatrice: Anna Di Sapio, esperta di letteratura africana, CRES.
Liniziativa è riconosciuta come corso di aggiornamento.
Per informazioni: manitese@planet.it