APPROCCIO LUDICO
ALLA DIDATTICA METACOGNITIVa
Lo sviluppo delle abilità metacognitive è destinato a svolgere un ruolo tanto più pervasivo, e quindi positivo, nella crescita dei nostri allievi, quanto più precocemente si sarà iniziato ad operare con strategie di didattica metacognitiva nella prima età evolutiva.
Il gioco, nelle fasce scolari come nella formazione continua, è un elemento ed un'attività fondamentale per lo sviluppo della personalità di ogni essere umano.
Nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria le proposte di didattica metacognitiva possono essere quindi veicolate principalmente attivando tecniche del gioco e mediante un approccio ludico progressivo alla finalità di autoregolazione cognitiva.
Attraverso il gioco i bambini sperimentano numerose abilità, mettono alla prova le loro potenzialità, saggiano la loro socialità, sviluppano strategie di approccio e conoscenza del mondo che li circonda: operano concretamente percorsi metacognitivi.
Se osserviamo i bambini applicare spontaneamente regole mentre giocano in piccolo gruppo, non possiamo non riflettere sulla naturalezza dei loro comportamenti e sul mutuo supporto nello sforzo di padroneggiare ogni minima sfumatura nelle dinamiche che vanno intercorrendo.
Il gioco di regole, quindi, offre ai piccoli allievi una prima palestra di esercizio delle abilità di applicazione di piani strategici e attivazione delle proprie abilità pregresse con una piacevolissima motivazione: giocare.
I giochi motori, dal canto loro, possono essere considerati come un potente strumento per lo sviluppo di abilità di definizione del livello di performance atteso; è il bambino stesso a monitorare la propria prestazione ed a verificare se i suoi movimenti sono stati ben finalizzati al raggiungimento dello scopo, che poi coincide con la stessa motivazione: giocare.E che dire della "caccia al tesoro" come modalità di applicazione di microstrategie, che a loro volta integrano in sè un nucleo di routine metacognitiva completa?
La caccia al tesoro implica una problematizzazione della realtà e crea un percorso graduale verso la soluzione di una rete di problemi.
Divertentissimo:
- cercare di comprendere le istruzioni scritte sui foglietti, attivando le conoscenze precedenti,
- scoprire che il nascondiglio della successiva istruzione è proprio quello che si era pensato, operando una selezione delle ipotesi,
- verificare che quello trovato sia il biglietto che porta avanti e non in un vicolo cieco, valutando la coerenza del messaggio al percorso
- gioire insieme per la scoperta del biglietto che nessuno trovava, autovalutandosi ed autorinforzandosi scoperta dopo scoperta,
- vincere, arrivando al tesoro
ovvero
- non trovare più nessuna istruzione e spiegare a sè ed ai compagni il proprio insuccesso.
Tutti i giochi che richiedono l'acquisizione di regole o strategie esatte per il loro svolgimento, possono essere considerati tecniche di didattica metacognitiva applicabili alle prime fasi evolutive:
Domino, dama, memory, tris, battaglia navale, giochi di carte, e chi più ne sa giocare, più ne metta.
Un'altra tecnica di gioco efficacissima nello sviluppo dell'abilità di autoregolazione cognitiva e, più in generale, autoregolazione nelle performances prosociali, è il gioco di simulazione, il "facciamo finta che" ed anche il gioco di ruoli.
Questa categoria di attività ludiche offre percorsi metacognitivi attraverso le esperienze di: avvicinamento empatico ad altri punti di vista (il bambino diventa il suo personaggio)
osservazione esterna di comportamenti (il personaggio si comporterebbe cosi', come...)
auto-monitoraggio nel mantenimento del ruolo (sono credibile come personaggio)
correzione del proprio comportamento coerentemente al personaggio che si impersona (questo personaggio si comporta diversamente da me...)
valutazione della performance attraverso parametri sia interni (ho recitato bene) che esterni (applausi).
Dopo questa breve carrellata di applicazioni ludico-metacognitive, possiamo in conclusione affermare che l'approccio ludico nella didattica metacognitiva fa proprie e sublima le teorie contemporanee olistiche, finalizzate a realizzare una crescita armoniosa di tutte le componenti della personalità degli allievi, e questo nel modo più piacevole ed efficace per loro.