Direzione didattica di Pavone Canavese

NUOVO CORSO: materiali e documenti della politica scolastica del dopo-Moratti


22.09.2006

Protesta dell'Andis Piemontese
sulle ambiguità della direttiva del 25 luglio,
sulla scarsità di risorse e sul regolamento per le supplenze

 

L’assemblea ANDiS del Piemonte, riunita presso la scuola elementare “C. Casalegno” di Torino, esprime la preoccupazione e il disagio dei Dirigenti scolastici presenti per le perduranti condizioni di incertezza che caratterizzano le attività di progettazione dei Collegi dei docenti in questa fase cruciale di avvio dell’anno scolastico.
Già negli scorsi anni scolastici il riferimento alle Indicazioni Nazionali allegate al DL 59/04 era stato, nella maggior parte dei documenti programmatici delle scuole primarie e secondarie di primo grado, più di carattere formale che sostanziale. Molte e fondate apparivano infatti le obiezioni e le riserve sull’intero impianto pedagogico ed epistemologico del documento, anche considerando il mai concluso “iter” procedurale dello stesso, nonché la “distanza” dalle scuole che aveva caratterizzato la sua elaborazione.
Il mancato riconoscimento di tali criticità e l’assenza di indicazioni chiare, nella Direttiva Ministeriale del 25 luglio, circa un preciso impegno e un possibile itinerario volti a ridefinire in termini certi l’intero documento programmatico, non giovano a ricostituire nelle scuole quel clima di confronto nella chiarezza di cui si avverte una forte esigenza. Rischia inoltre di ingenerare ulteriore confusione l’esplicito riferimento al “Portfolio delle Competenze”, di cui al punto A.17 della citata direttiva.
Le quanto mai variegate e contrastate applicazioni delle Indicazioni Nazionali non presentano infatti aspetti di problematicità e disomogeneità solo in relazione alla fase della progettazione educativa e didattica, ma anche, a cascata, su tutto ciò che da essa discende: problematici e inaccettabilmente disomogenei appaiono infatti gli strumenti di documentazione e di valutazione del percorso educativo e degli apprendimenti degli alunni, fra i quali lo stesso portfolio e la scheda di valutazione; i modelli orari e organizzativi proposti dalle scuole con le relative quote opzionali discrezionali; gli stessi testi scolastici spesso non in linea con le programmazioni curricolari dei Collegi dei Docenti.
Se appare pertanto apprezzabile la volontà di “favorire autonome scelte da parte delle scuole” espressa nella Direttiva, cionondimeno risulta urgente operare al fine di ristabilire in tempi certi un punto di confronto comune, che non è oggi obiettivamente rappresentato dalle attuali Indicazioni Nazionali.
L’Assemblea rinvia a tal fine all’ordine del giorno sui processi di riforma approvato dal recente VII Congresso Nazionale dell’ANDiS e insiste in modo particolare sui principi di ESSENZIALITA’, CONTINUITA’ e TRASVERSALITA’che dovrebbero caratterizzare il nuovo Documento Programmatico.

L’Assemblea intende inoltre evidenziare altri due aspetti che rendono incerta e difficoltosa la delicata fase di avvio dell’attività scolastica:
- la prima concerne l’esiguità e l’incertezza sui fondi disponibili per le attività di progettazione collegiale relative al POF (L 440/97) e alla formazione del personale : negli ultimi anni tali fondi sono stati sistematicamente ridotti, anche in corso di anno scolastico a progettazione già effettuata. Un effettivo riconoscimento dell’autonomia, anche solo come principio, non può prescindere dall’assegnazione tempestiva (quando i Collegi programmano) di risorse certe e significative, per quanto limitate;
- la seconda riguarda i meccanismi di attribuzione delle supplenze che appaiono arcaici, costosi e del tutto disfunzionali. Se ne auspica un ampio e profondo rinnovamento.


TORINO 18 SETTEMBRE 2006

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