01.03.2009
Come si calcoleranno gli
organici in provincia di Torino
(e forse in tutto il Piemonte)
di Reginaldo Palermo
Fra mille polemiche le iscrizioni per il 2009/2010
si sono concluse.
Le scuole si sono ingegnate a predisporre moduli per le iscrizioni che
fossero quanto più possibili coerenti con il proprio POF.
I “movimenti” si sono affaccendati a distribuire e far firmare richieste di
mantenimento di tempo pieno, compresenze e quant’altro.
La domanda è d’obbligo: tutto questo ha avuto (o perlomeno avrà) una qualche
utilità? Ci sarà una ricaduta (seppure modesta) sulle operazioni di
definizione degli organici del 2009/2010 ?
La risposta la conosceremo solo a partita conclusa, ma dalle prime
avvisaglie c’è da credere che il calcolo degli organici seguirà logiche e
percorsi diversi.
Prendiamo il caso di quanto sta
accadendo in provincia di Torino.
Il modulo che le
scuole devono compilare (e trasmettere all’Ufficio scolastico provinciale)
entro il prossimo 3 marzo è piuttosto chiaro.
Nella parte destra del modulo bisogna indicare le richieste di organico.
Le “sbarrette” inserite in alcune caselle stanno ad indicare che, in quegli
spazi, le scuole non possono scrivere nulla.
Pertanto:
Per il tempo pieno si possono richiedere due insegnanti per ciascuna classe
Per le classi a 24 e 27 ore non si possono calcolare ore aggiuntive per la mensa
Per le classi a 30 ore il tempo aggiuntivo per la mensa può essere calcolato esclusivamente per le classi già funzionanti (e cioè per le future II, III, IV e V)
Come era facilmente prevedibile il “controllo” sugli organici non avviene attraverso i modelli di iscrizione (ufficiali, ufficiosi, integrativi o sostitutivi che essi siano): il nodo vero è rappresentato dalle modalità con cui, in questi giorni, si stanno raccogliendo i dati. Tutto il resto sono chiacchiere da bar.