07.12.2008
Non è cambiato nulla!
di Mario Piemontese
Ieri giovedì 11 dicembre c'è
stato un incontro tra rappresentanti del governo e sindacati a proposito dei
provvedimenti attuativi della legge n.133/08.
Dal punto di vista mediatico le notizie che sono state soprattutto date sono
due: la riforma delle superiori slitta di un anno e il maestro unico sarà
“facoltativo”.
Pensare che questo sia un successo ha dei grossi limiti. Cerchiamo di capire
perché.
I tagli previsti dall'art. 64 del decreto legge n. 112/08 convertito nella
legge n.133/08 permangono. Fino a quando quell'articolo non verrà abrogato
non si potrà parlare di vittoria.
Slittamento di un anno della riforma delle superiori
Lo slittamento della riforma
delle superiori di un anno non vuol ire che non ci sarà, ma solo che è stata
rinviata.
Dei 14.187 tagli nella scuola superiore previsti dal Piano programmatico per
il prossimo anno, solo 3.300 riguardano le modifiche all'ordinamento delle
scuole superiori, il resto sono tagli che possono essere tranquillamente
fatti senza regolamenti attuativi. Si tratta infatti di 7.000 posti per la
riconduzione delle cattedre a 18 ore, 2.387 per l'innalzamento dello 0,40
del rapporto alunni/classi e 1.500 per la razionalizzazione dell'organico
delle scuole serali, in tutto circa 11.000. I 3.300 tagli se nella migliore
delle ipotesi non ci saranno il prossimo anno, verranno spalmati nei due
anni successivi, quindi non spariranno.
Per quanto riguarda i tagli la legge n.133/08 richiama la “clausola di
salvaguardia” introdotta dal governo Prodi con la finanziaria 2007. Tale
clausola prevede che se il ministero dell'istruzione non raggiunge gli
obiettivi di risparmio previsti per un anno, allora ci pensa il ministero
del tesoro a raggiungere ugualmente gli obiettivi mancati.
La clausola di salvaguardia è stata sospesa dalla finanziaria 2008 solo per
l'a.s. 2007/2008 perché dei 47.000 tagli previsti dalla finanziaria 2007 ne
sono stati fatti “solo” 14.000, gli altri 33.000 sono stati distribuiti, o
come si usa dire “rimodulati”, dalla finanziaria 2008 in tre anni: 11.000
sono stati fatti nell'a.s. 2008/2009, e i restanti 22.000 fanno parte dei
132.000 complessivi previsti dalla legge n. 133/08.
Alla lettera h) del verbale dell'incontro si parla di “ rimodulazione delle
economie da realizzare per” l'a.s. 2009/2010 per via nel mancato avvio della
riforma nelle superiori, questo lascia presupporre che la “clausola di
salvaguardia” sarà sospesa, ma solo eventualmente per distribuire a partire
dal 2010 questi 3.300 tagli previsti per il prossimo anno per il riordino
della scuola superiore.
Non è detto però che questo accada, magari Tremonti si impunta e vuole per
forza risparmiare quanto previsto per il prossimo anno. Il rischio reale è
che i 3.300 tagli delle superiori vengano “rimodulati” sulla scuola
elementare e sulla scuola media, anticipando al 2009 tagli previsti a
partire dal 2010. Distribuendo equamente i 3.330 tagli il prossimo anno
potremmo avere: 18.000 tagli nella scuola elementare (60% dei tagli previsti
in tre anni), 13.300 tagli nella scuola media (45% dei tagli previsti in tre
anni) e 11.000 tagli nella scuola superiore (40% dei tagli previsti in tre
anni)
Maestro unico “facoltativo”
Alla lettera b) del verbale
dell'incontro si legge “ In particolare, per l'orario a 24 (solo prime
classi per l'a.s. 2009-2010) e 27 ore, si terrà conto delle specifiche
richieste delle famiglie”.
La legge n. 169/08 non prevede l'obbligo dell'attivazione di classi a 24 ore
settimanali con un solo insegnante, ma nel Piano programmatico si legge
chiaramente che più classi a 24 ore verranno attivate, meno i tagli previsti
incideranno su tutto il resto della scuola elementare, non solo sulle classi
prime del prossimo anno. Immaginiamo allora che nessun genitore richieda il
prossimo anno l'iscrizione per il proprio figlio a una classe a 24 ore,
cosa accadrà? Non ci saranno tagli il prossimo anno? Dubito.
I tagli previsti per il prossimo anno nella scuola elementare sono 16.300,
ma per via della “rimodulazione” potrebbero essere anche 18.000, e questo
indipendentemente dal numero di richieste a 24 ore. Dobbiamo allora
continuare a preoccuparci? Direi proprio di sì.
Per la scuola media vale lo steso discorso, i tagli previsti per il prossimo
anno sono 11.600, ma sempre per la rimodulazione potrebbero essere 13.300.
Se la riconduzione delle 33/34 ore non sarà a 29 settimanali, ma a 30, i
tagli resteranno comunque. Questo vuol dire che taglieranno sul tempo
prolungato oppure aumentando il numero di alunni per classe.
Per quanto riguarda le compresenze, sia per il tempo pieno che per il tempo
prolungato, non ci sono garanzie, anzi è certo che salteranno, quindi i due
modelli verranno decisamente snaturati.
Assegnare due insegnanti per ogni classe a tempo pieno, così come si legge
alla lettera c) del verbale, non è garanzia della contitolarità se verrà
imposto per “regolamento”che uno dei due debba essere “prevalente”.
Due note finali
Rapporto alunni/classi
Anche se alla lettera f) del verbale dell'incontro si legge che “ sarà previsto il congelamento per l'a.s. 2009/2010 dell'incremento del numero massimo di alunni per classe”, non vuol dire che il rapporto alunni classe non potrà salire, perché questo può tranquillamente avvenire aumentando il numero minimo di alunni per classe: se sei al di sotto del minimo e non riesci a formare una classe, avrai una classe in meno, ma il numero di alunni non cambia, quindi il rapporto alunni/classi aumenta. In ogni caso sempre alla stessa lettera del verbale si legge che tutto quello che non si riuscirà a risparmiare per via del “congelamento” dovrà essere risparmiato in altro modo.
Personale ATA
Del personale ATA nessuno ha
parlato, ma non bisogna dimenticare che la riduzione in tre anni sarà del
17% e che il prossimo anno sono previsti 15.200 tagli ( 35% dei tagli
previsti in tre anni).
Pare che il Consiglio dei Ministri nella riunione del 18 dicembre approverà
i “ regolamenti relativi al riordino del primo ciclo e al dimensionamento
della rete scolastica e l'ottimale utilizzo delle risorse umane della scuola
“, a quel punto potremo leggere esattamente quello che il governo ha
intenzione di fare.