03.11.2008
La NON riforma del bar Sport
Di Rodolfo Marchisio
Ci sono due cose che in Italia tutti sono in grado di fare, al BarSport: la formazione della nazionale di calcio e la riforma della scuola. Questa estate, dopo una serie di affermazioni da bar Sport, da parte di vari esponenti politici, è stata annunciata la NON riforma della scuola.
Un Ministro dimezzato
Ho già raccontato come era stato scelto Fioroni e poi cosa si preparava. Possiamo quindi riflettere anche sul fatto che:
l ’ultimo Ministro per la scuola è stato scelto dopo, coi ministri di seconda fascia, segno della importanza che la scuola ha per questo Governo
è stato scelto per molti motivi, ma non per la sue competenze pregresse; l’unico precedente era stata una proposta di legge per dare più soldi alle scuole/ai docenti coi migliori risultati. Semplice ma geniale.
le affermazioni sulla qualità e sulla serietà pretesa contrasterebbero, secondo la stampa, coi comportamenti: dall’abilitazione conseguita “fuori sede”, all’esonero da precedenti incarichi pubblici per “troppe assenze”. Tra coerenza e gossip.
nel dibattito si è cominciato a parlare di scuola dopo che “i grandi” fra i Ministri avevano affrontato le questioni più urgenti e importanti
ogni volta che il Ministro parlava era “affiancato”(fisicamente o con una raffica di dichiarazioni) non solo dai ministri economici, ma anche da tutti quelli che avevano qualcosa da dire: sui grembiulini o su come avevano fatto loro le elementari…Questo è stato il dibattito. Confronto?Associazioni, OOSS? Perché perdere tempo?
La NON riforma
In questo clima si è arrivati alla Non riforma. Un documento impressionante, il Piano programmatico (e i Decreti collegati) perché:
Non contengono una sola frase di pedagogia, sui problemi degli allievi, sul modo di fare scuola
La filosofia della prima parte è riassumibile nella frase: semplice è bello ( e poi fa risparmiare). Il “pensiero semplice” (e debole perché troppo semplice ) contro la complessità di Morin.
In realtà questa parte affrettata serve solo a giustificare la seconda: le tabelle dei tagl
Insomma, una riforma scritta dai ragionieri dei ministeri economici.
Le conseguenze
Sappiamo tutti quali sono dagli
organi di stampa. Parliamo però di scuola media, questa “anomalia” del
sistema italiano (cosa non vera peraltro)
Sarà dura salvare quel che resta del tempo prolungato. Ma questo, del
superamento del TP, è un obiettivo di risparmio presente in tabella. Meno
10.300 solo al primo anno! 17.300 a regime.
La “abolizione delle codocenze”, il sostanziale "superamento" delle
compresenze ed il modello frontale previsto dalle norme, dal prossimo anno
renderanno difficile sviluppare progetti di ricerca azione, in laboratorio e
attraverso le tecnologie. Non tutta una ricerca azione si può sviluppare in
classe ed in modo frontale con 24/25 allievi.
La indicazione del Ministro di finanziare le compresenze col F. di Istituto
non tiene conto del fatto che (come qualsiasi DS può confermare coi numeri)
la maggior parte delle scuole elementari e medie non è in grado di pagare
neanche le supplenze, avanza in media oltre 100.000 euro di crediti da
Ministero e USR e si dà alla finanza creativa . Ma questo il Ministro
dell’Istruzione non poteva saperlo. Non parla con i Dirigenti.
Né conosco molte scuole medie ed elementari con laboratori in grado di
ospitare una classe intera.
La scuola dei laboratori, della individualizzazione, del recupero (“non
lasciare nessuno indietro”), del seguire stranieri, situazioni di disagio
ecc… che i genitori (al 92% nella mia scuola) ci chiede con insistenza e che
noi condividiamo, la scuola che abbiamo costruito in questi anni e messo nei
POF, dal prossimo anno scompare.
Entro dicembre dovremo preparare un modello a 29 ore (e uno a 36 se
salviamo il TP, per 3 pomeriggi, con mensa e corsi completi) di scuola
frontale. Senza quel perdere tempo che sono i laboratori, le ricerche, l’uso
delle tecnologie. Il recupero di chi è in difficoltà. Delle “tre I” due sono
già sparite ed una si occuperà (Inglese) anche di stranieri.
Chi vuole i laboratori se li paga (o da FI o di tasca sua). Faranno affari
quelli che propongono alle scuole laboratori e attività a pagamento. Un modo
per dar lavoro ai giovani e rilanciare l’economia.
Modello
9 ore di lettere: 5 di Italiano
(invece di 7: ma non dovevamo potenziare la lingua, l’OCSE ecc?), 2 di
storia, 1 forse di geografia e 1 della vecchia Ed civica.
Però fa 9 che vuol dire coprire interamente 2 classi con un docente. Non
piu’ 2 docenti per corso, ma 1,5: risparmio del 25% secco (vedi tabella)
8 ore di matematica e scienze con probabile riforma delle classi di
concorso: i docenti di tecnica in esubero possono andare a coprire posti di
matematica. Risparmio previsto (vedi tabella)
Fortunati gli stranieri perché:
grazie alla Lega avranno le loro classi di alfabetizzazione (pagate con quali fondi?)
secondo il Ministro saranno seguiti da quelli di L 2 e L 3: sempre di lingua si tratta!
La genialata
Certificare le competenze coi voti.
Pensare che in 10/12 anni di dibattito nessun pedagogista europeo ci aveva
pensato. Chissà come mai?
Una domanda percorre le scuole: come tradurre una scala di 5 livelli (di cui
solo 1 negativo: non sufficiente) in una di 10 in cui 5 sono negativi? Alta
pedagogia.
Sicuramente i ragionieri di Tremonti sanno la riposta ed anche quanta carta
risparmieremo…
Diamo un dato anche noi
Il rapporto investimenti istruzione/PIL è nei paesi OCSE con cui siamo comparati del 6,1 % in media. Noi eravamo al 4,9 già prima. Per questo, per competere meglio, era necessario tagliare ancora. Chiaro no?