28.03.2009
A proposito di organici
Lettera aperta al Ministro dell'Istruzione
(e p.c. al Ministro Giulio Tremonti)
di Giuseppe Adernò
Onorevole Signor Ministro,
sono arrivate le tabelle degli organici delle scuole e da ogni parte
d’Italia si levano contestazioni e critiche alla politica dei tagli che
certamente comporta sacrifici e sofferenze per chi resta ai margini del
lavoro o peggio per coloro che passano da "lavoratori" a “disoccupati"
In queste tabelle sinottiche il Sud ed il Meridione appare sempre più
penalizzato.
Non so se i nostri alti Dirigenti o i nostri Amministratori Regionali
hanno informato Lei ed i funzionari del Ministero che in molte Città della
nostra Sicilia, per paura di perdere dei posti di operatori scolastici
(insegnanti e ATA) le Amministrazioni locali si sono attivate a mettere in
funzione le cucine nelle scuole, a far riattivare dei servizi, a
ristrutturare gli edifici, a provvedere a tante inadempienze e dimenticanze
che nel tempo hanno provocato notevoli danni alle strutture scolastiche ed
anche all’ intera organizzazione della scuola, costretta a svolgere orari e
servizi ridotti.
Molti docenti si sono “finalmente” convinti che occorre lavorare anche di
pomeriggio e si sono lodevolmente impegnati per promuovere tra i genitori la
scelta del “Tempo pieno” nella scuola primaria.
I genitori hanno confermato fiducia alla scuola per questo nuovo servizio,
che sarà possibile dove le strutture lo consentono. Non possono adesso
restare delusi in questa loro richiesta che rivela nuova attenzione e
valorizzazione del servizio scolastico e che sollecita i docenti ad un
nuovo impegno, nuova professionalità e nuova didattica.
Condividendo i processi di innovazione e di riordino dell’organizzazione e
dei tempi scolastici, credo sia doveroso saper discriminare e leggere le
realtà con attenzione e rispetto, premiando le amministrazioni “virtuose”che
hanno messo in atto delle scelte responsabili per migliorare i servizi ed
intendono proseguire in questa strada. e premiando anche le "scuole
virtuose", che stanno investendo in una progettazione didattica di
migliore qualità.
Non si può spegnere, adoperando la scure dei freddi numeri, la fiamma che
solo ora comincia a brillare e diventa segno di qualità in prospettiva di
miglioramento.
Attendiamo dal Ministero una rivisitazione ed una rilettura dei numeri degli
organici e che sia consentito, anche in fase sperimentale, di avviare tali
servizi di tempo-scuola, monitorandone gli esiti e i benefici sociali.
La falce dei tagli non può essere affidata ad una macchina elettronica che
elabora dati, ma va usata da persone che sanno distinguere il frumento dalla
zizzania e sanno interpretare i bisogni di una comunità cittadina e
scolastica.
Auspichiamo che tale richiesta venga accolta e attendiamo dal Ministero dei
segnali di attenzione, in risposta alle nuova situazione, che rivela
risveglio ed attenzione alla scuola e alla sua centralità formativa per il
bene dell’intera società.
Credo che tutto ciò corrisponda ai Suoi progetti politici, Signor Ministro,
e dica pura a chi tiene la borsa, di pazientare ancora un po’ e che presto
si raccoglieranno dei buoni frutti.