LE ICONE DELLA CHIESA ORTODOSSA
L'arte, per i cristiani ortodossi, è
considerata un dono divino, come la profezia.
Tipiche, infatti, della Chiesa d'Oriente sono le "icone", considerate
"finestre sul Mistero".
Esse hanno la funzione di santificare i credenti tramite la preghiera e la vista.
Sono pertanto più di un' immagine religiosa, sono un mezzo per conoscere Dio, la Madre di
Dio ed i Santi.
Tali dipinti, attraverso il linguaggio dei colori, delle forme e dell'espressione dei
visi, insegnano le verità cristiane.
Per
questo motivo, quando si parla del lavoro dell' "Iconografo" (autore di icone),
non si dice "dipingere" un'icona, ma si dice "scrivere"
un'icona. Le icone sono autentici oggetti sacri, come gli oggetti sull'altare o il Vangelo. Per questo, quando l'iconografo termina di dipingere l'icona, la presenta al sacerdote per benedirla. Nelle chiese orientali, essa verrà quindi appesa sulla parete dell'iconostasi. |
La tavolozza dell'iconografo
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Tuttavia,
le icone sono anche utilizzate nelle case per la preghiera familiare, collocate
nell'angolo orientale della stanza e ornate con candele ed incenso. Esse formano un piccolo santuario domestico chiamato dai russi "angolo bello o prezioso". |
L'iconografo, oggi come nel passato, si prepara
con la preghiera ed il digiuno prima di dipingere un'icona e deve rispettare severe regole di comportamento, custodite e tramandate dai Padri
della Chiesa.
Su queste pitture, infine, non appaiono le firme degli artisti o le date di esecuzione, in
quanto le immagini non devono suscitare emozioni umane ma far percepire la realtà
soprannaturale.
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Le icone più famose sono: le icone del Salvatore, le icone della Madre di Dio e l'icona della Santissima Trinità. |
A cura della classe VA di Banchette