Nuovi curricoli di
storia:
la posizione dell'Iris
(Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia)
Dal presidente dell'Iris Maurizio Gusso riceviamo e volentieri
pubblichiamo alcuni materiali di discussione e riflessione.
Chi desidera intervenire nel dibattito può scrivere a storia900@pavonerisorse.to.it
Care/i colleghe/i,
Come sapete, il 7.2.2001 è stata presentata la Sintesi
dei gruppi di lavoro della Commissione di studio per il programma di riordino dei
cicli di istruzione del Ministero della Pubblica Istruzione, che conteneva, fra l'altro,
il Documento conclusivo del Gruppo di lavoro Aggregazione disciplinare
storico-geografico-sociale, steso con il contributo di una cinquantina di esperti di
didattica delle discipline geostorico-sociali (docenti delle scuole di ogni ordine e
grado, dirigenti scolastici, professori universitari, rappresentanti delle associazioni
disciplinari ecc.), all'interno di un'operazione rispettosa del pluralismo e della
trasparenza.
Nei giorni successivi, in vari quotidiani sono stati pubblicati diversi interventi di
insegnanti, storici e giornalisti; alcuni pacati anche se discutibili; altri preoccupanti
per l'ignoranza (a volte dichiarata) o la deformazione delle fonti, la demonizzazione,
anche su un piano personale, della Commissione e del Gruppo di lavoro, il rifiuto
pregiudiziale di qualsiasi prospettiva di riforma, la strumentalizzazione in chiave
elettorale dei problemi aperti.
In particolare, il Gruppo di lavoro citato è stato attaccato per la proposta di
sostituire, come negli altri paesi europei, la ripetizione di tre cicli di storia generale
(dalla preistoria a oggi) - i primi due dei quali troppo brevi - con un graduale passaggio
- dalle esperienze e dai concetti spontanei spaziotemporale-sociali degli allievi a una
loro prima rielaborazione socioaffettivo-relazionale e cognitiva (primi due anni del ciclo
di base, in stretto raccordo con la scuola per l'infanzia);
- da un primo approccio, a maglie larghe, ai principali 'quadri di società' (terzo e
quarto anno) a un unico ciclo di 'nuova storia generale', sufficientemente lungo e
conclusivo dell'obbligo scolastico (ultimi tre anni del ciclo di base e primi due anni
della secondaria superiore), e ad un approccio che, pur dentro il consolidamento dei
quadri di riferimento della 'nuova storia generale', consenta degli approfondimenti
tematico-problematici e storiografici, a mano a mano crescenti nel passaggio dai primi due
agli ultimi tre anni della secondaria superiore.
Si apre, ora, la fase, resa ancor più delicata
dagli stretti margini di tempo e dal clima pre-elettorale, che porta alla formulazione
definitiva dei nuovi curricoli.
È di capitale importanza che anche in questa fase le persone e le associazioni che si
occupano professionalmente della didattica delle discipline storico-geografico-sociali
facciano sentire la voce sia al Ministero della Pubblica Istruzione, sia ai mass media.
Alleghiamo tre contributi del Consiglio Direttivo di Iris (Insegnamento e ricerca interdisciplinare di storia, socio del Landis / Laboratorio nazionale per la didattica della storia), composto da Bernardo Barra, Antonino Criscione, Maurizio Gusso (presidente), Marina Medi, Antonella Olivieri, Leonardo Rossi e Marilena Salvarezza (vicepresidente).
I primi due (il Documento delle associazioni disciplinari della scuola sui nuovi curricoli e il Documento delle associazioni didattica dell'area storico-geografico-sociale sui nuovi curricoli dell'area) sono materiali informativi, inviati al Forum delle associazioni disciplinari della scuola e al suo Gruppo lombardo per l'area storico-geografico-sociale.
Il terzo (il Documento sui nuovi curricoli dell'area
storico-geografico-sociale) è stato inviato sia al Ministro della
Pubblica istruzione, sia al Forum e al Gruppo lombardo, e può essere utilizzato in due
modi:
- usandolo solo come stimolo per messaggi autonomi, personali o istituzionali, alla stampa
e/o al Ministro;
- sottoscrivendolo come persone e/o come associazioni e inviando tali adesioni o a Iris o
al Ministro, prof. Tullio De Mauro (e-mail: mpi.davoli@flashnet.it).
Vi invitiamo a far circolare questi documenti all'interno delle Vostre associazioni e reti
e a prender posizione nei prossimi giorni, che saranno decisivi per le sorti dei curricoli
dell'area e - più in generale - per la riforma della scuola.
Maurizio Gusso
e-mail: maurizio.gusso@rcm.inet.it