Seminario "Scuola, sito e territorio"
Ivrea - Venerdì 26 marzo 1999

 

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GRUPPO "COOPERAZIONE TELEMATICA"

    APPUNTI DI LAVORO

    (Work in progress)

Storia del documento

L'interrogativo di partenza

I soggetti coinvolti

Il prodotto

I processi

I tempi

La valutazione

Alcune considerazioni

 


Storia del documento

Questi appunti di lavoro rappresentano il primo frutto dello scambio telematico avvenuto nel gruppo COOPTEL (Cooperazione telematica) all'interno della lista di discussione che abbiamo creato in seguito al seminario di Ivrea.
In questa lista, identificata dal subject "COOPTEL", sono stati inseriti tutti gli indirizzi di posta elettronica dei componenti del gruppo.
Questo documento, scritto a più mani e rimbalzato più volte nelle nostre caselle, raccoglie gli interventi del gruppo, che sono stati all'inizio identificati con colori diversi e solo al termine rielaborati, riveduti e offerti con un unico colore, per restituire all'esterno un prodotto "condiviso, negoziato, capace di esprimere intese e volontà collettive".

 

L'interrogativo di partenza

L'interrogativo da cui il gruppo ha deciso di prendere le mosse, per inaugurare la collaborazione e mettere a punto alcuni importanti elementi di confronto, è stato il seguente:

"Quali sono gli aspetti cui vogliamo o dobbiamo prestare attenzione durante l'organizzazione di reti tra scuole, che decidano di ricorrere alla telematica come canale privilegiato per comunicare, stabilire relazioni, scambiare materiali e concorrere alla loro co-progettazione e co-produzione?"

Abbiamo rintracciato cinque settori, che sono stati oggetto delle nostre analisi successive:

- i soggetti coinvolti: i bambini e gli insegnanti che collaborano

- il prodotto su cui tutti quanti si lavora

- i processi innovativi messi in atto dalla cooperazione telematica

- i tempi di attuazione dell'esperienza

- la valutazione dell'esperienza e le ricadute all'esterno (nelle altre classi della scuola, nelle famiglie dei bambini).

 

I soggetti coinvolti

La prospettiva da cui siamo partiti è stata quella di intendere la "cooperazione telematica tra reti di scuole" non solo come un veloce ed efficace strumento comunicativo, ma come una modalità di lavoro in grado di creare reti durevoli e strutturate di rapporti umani e professionali.

Il fuoco è stato messo sulle modalità di attuazione della collaborazione tra i soggetti coinvolti: da un lato la costituzione di reti di scuole, interessate a condividere "aggregazioni" di tipo culturale, operativo e gestionale, comporta la capacità e/o la possibilità di mettere in comune risorse e competenze, dall'altro di condividere esperienze e di operare utili confronti, per rendere trasparente l'intero processo didattico avviato.

Alcuni fattori imprescindibili hanno guidato i ragionamenti del gruppo di lavoro:

  1. Nella nostra disanima abbiamo sempre pensato a situazioni di coinvolgimento costante da parte di tutti i soggetti coinvolti nella rete e non a occasioni episodiche o marginali

  2. I progetti di cooperazione vanno situati e organizzati all'interno di condizioni "normali" di lavoro e non eccezionali (pena l'invalidazione dell'esperienza)

  3. Il tema della rete deve essere funzionale alle scelte didattiche e alla programmazione curricolare e non diventare solo un pretesto per fare cooperazione

  4. La trasparenza dell'intero processo didattico, con conseguente rottura dell'isolamento scolastico, può condurre ad una reale condivisione di percorsi e di prodotti

I bambini

Tra i soggetti coinvolti nella rete ci stanno innanzitutto i bambini.
Abbiamo al riguardo identificato alcune domande chiave, che potrebbero a nostro avviso guidare l'attenzione e la sensibilità dei docenti, accompagnando gli sviluppi di una collaborazione tra più classi, situate in sedi remote e in contesti differenti, per utilizzare la diversità come risorsa e non come ostacolo insormontabile.
Siamo stati in grado di formulare alcuni interrogativi, le cui risposte potrebbero diventare la chiave di lettura degli esiti "in itinere e finali" della cooperazione.

Gli insegnanti cooperatori

Riguardo a questo punto, tenendo conto che cooperare vuole dire "fare insieme", perciò comunicare e instaurare relazioni che passano attraverso un canale, quello telematico, che privilegia il linguaggio scritto, sarà importante fare attenzione agli elementi della comunicazione ovvero:

ai Mittenti e alle loro motivazioni ai Riceventi e alle loro motivazioni

ai Messaggi e alla loro comprensione e condivisione

Oltre a ciò va esplicitata la motivazione che ci porta a fare un certo tipo di scelte invece di altre, anche per evitare fraintendimenti. Sarà perciò importante stabilire a monte del progetto un patto cooperativo, che indichi chiaramente sensi e scopi della progettualità da condividere. L'attenzione deve essere riposta sui bambini e sul loro lavoro, ma allo stesso tempo non possiamo dimenticare le nostre motivazioni. Ad esempio noi ci aspettiamo un aumento delle nostre competenze/conoscenze insieme e relative all'aumento delle conoscenze/competenze dei bambini (e non parliamo solo dei nostri).

Ci sono in particolare alcuni contesti su cui varrebbe la pena indagare:

 

Il prodotto

Su cosa lavoriamo? Non possiamo lavorare solo in astratto, è necessario scegliere un percorso di lavoro che ci coinvolga e che sia condiviso.

In questa prima fase è possibile operare scelte entro limiti ristretti, ma per il futuro (che non è poi così lontano) ciò ci costringerà ad un lavoro di programmazione e di produzione con tempi più ravvicinati di quanto forse non siamo abituati a fare.
Il tipo di prodotto porta con sé anche la scelta riguardo al tipo di supporto e, tenendo conto del contesto in cui lavoriamo, siamo convinti debba essere un supporto ipermediale.
Il prodotto finale della cooperazione potrà anche essere pubblicizzato e pubblicato in Internet, per consentire ad altri di poter fruire dell'esperienza, conoscerla ed eventualmente riutilizzarla in nuovi contesti.

 

I processi

Dovremo avere anche un occhio di riguardo nei confronti dei processi innovativi messi in atto dalla comunicazione telematica: cooperare non significa infatti solo mettere in comune documenti, fare la somma di pezzi scaturiti da differenti contesti scolastici all'interno di un contenitore condiviso (la grande rete Internet), ma comporta riconoscere ed evidenziare le differenze, salvaguardare l'eterogeneità che caratterizza i diversi attori coinvolti nella sperimentazione (non omogeneizzare o appiattire, uniformando), condividere competenze ed esperienze pregresse, progettare nuove esperienze.

È sul processo messo in atto che si gioca la cooperazione, perché non esiste a priori un prodotto più cooperativo di un altro. La cooperazione nasce dalle discussioni su "che cosa fare", "come farlo", "quali obiettivi si hanno, come si mettono insieme gli strumenti di ciascuno, come si lavora separatamente alle singole parti seguendo ognuno il percorso dell’altro"; dalle scoperte messe in comune; dalle riflessioni su quello che è successo; dalle verifiche pensate e fatte insieme. Insomma la divisione del lavoro o gli interventi successivi su un lavoro diventano razionalizzazione del lavoro concreto e il prodotto diventa davvero "nostro".

 

I tempi

Altra variabile da considerare è il tempo.
Ci pare di poter individuare due ambiti di osservazione:

 

La valutazione

Cooperare è un processo che nel tempo si approfondisce, perciò è necessario pensare che il lavoro in rete possa anche essere pluriennale. In tutti i casi:

 

Alcune considerazioni

Prima di imbastire progetti cooperativi telematici tra scuole, ci appare allora opportuno:

pertanto

alle "prove tecniche di trasmissione"

alla progettazione e negoziazione: messa a punto di alcune regole condivise per la gestione

delle modalità di interazione telematica previste, per l'organizzazione di tempi e fasi, per la

definizione di formati e strumenti della cooperazione on line