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“La libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione” G. Gaber
(09.10.2017)
Digitale. Non
guardiamo il dito
Necessità di una riflessione pedagogica e linguistica
Le due tematiche
centrali oggi nella scuola in rapporto a educazione e “digitale”
sono:
1-
La necessità di una riflessione sui problemi educativi nuovi
legati al “digitale”.
Per prendere atto:
a- Che, in un mondo
“liquido” – Bauman - in cui le relazioni, i valori, i punti
di riferimento si sono allentati – liquido è il contrario di
solido - siamo più a disagio tutti. Educatori, genitori,
ragazzi.
b- Che questo mondo
non è frutto delle tecnologie o della rete., ma della
globalizzazione selvaggia che il capitalismo impone attraverso i
monopoli anche in rete.
c- Che occorre capire meglio
chi sono diventati i nostri ragazzi, chi stiamo diventati noi docenti e
genitori, come siamo cambiati, quali problemi incontriamo nella
relazione con ragazzi, genitori e nel lavoro.
Anche in conseguenza del rapporto
con le tecnologie digitali. E con questa rete che non è l’unica
possibile.
d-
Che è necessario ricostruire l’alleanza educativa scuola –
famiglia.
L’atteggiamento
dei genitori con l’avvocato o col gruppo Whats up, teso alla
difesa del figlio ad ogni costo in un atteggiamento di chiusura
a guscio intorno ai
ragazzi e la rispondente chiusura
a riccio di molti docenti, criticati sui social di classe,
stanno indebolendo il patto educativo su cui si regge la scuola
e di cui hanno bisogno i ragazzi.
Un ragazzo può crescere in 2 modi:
a- “facendosi
le ossa”, forte dentro, ma in parte vulnerabile sulla pelle.
Come sempre in passato.
b- chiuso nel guscio
asfissiante dei genitori che lo difendono anche quando ha
torto. Guscio che lo cresce debole dentro, ma furbo, tanto da
sfuggire ai genitori con 2 profili social e false identità.
Un guscio ed un riccio difficilmente hanno un facile rapporto e
i messaggi doppi e contradditori famiglia
e scuola minano la credibilità di entrambe.
Gli adulti che non danno
regole, i padri amiconi, i docenti impauriti dalle TIC e dai
problemi che si portano dietro crescono ragazzi in ansia e che
generano ansia.
La necessità di andare oltre i singoli problemi. Per capire.
Allora il cyber bullismo o altri fenomeni
NON sono più IL PROBLEMA,
ma
spie di un più ampio problema educativo
solo in parte prodotto e amplificato dalle tecnologie.
La sola certezza fino ad ora è che “il futuro non è quello che
era”.
Il prossimo passo è quello di riconoscere che in questa nuova
cultura globale siamo tutti dei primitivi.
Per progredire dallo status di semplici vittime delle nostre crisi a
quello di esploratori , dobbiamo sviluppare il senso del
giudizio critico in tempi critici. D. de Kerchove
Di questo, e molto altro, si occupano i 2
filoni di ricerca-divulgazione-sperimentazione nelle classi del
progetto:
Le sfide della rete:
problemi educativi e nuova educazione linguistica
organizzato dalla Ass. Gessetti colorati che prenderà avvio a
Ivrea,
giovedì 26 ottobre c/o Museo Tecologic@mente h 16,45
e ha
come obiettivo di attivare
confronto fra docenti e progettazione di laboratori per le classi
brevi laboratori nelle classi (dalla 4° elementare alla 3° media)
eventuali
incontri coi genitori cfr progetto
Il mondo
della rete spiegato ai ragazzi