(16.11.98)
GIOCHIAMO
AL TEATRO:
DUE SEMPLICI REGOLE DA NON DIMENTICARE
di Marco Bricco
Se avete seguito i suggerimenti dati nel nostro precedente intervento dovreste
aver sistemato i bambini in semicerchio, seguendo una strada che è già teatrale.
Fate di nuovo sistemare la vostra classe in semicerchio, magari chiedendo di ripetere il
gioco con nuove invenzioni, e poi annunciate che il teatro, come ogni gioco, ha le sue
regole da rispettare.
Proprio così, è giunto il momento di mettersi daccordo su alcuni principi base che
sarà bene seguire, per non perdere di vista il senso, e la specificità, del gioco che si
sta cominciando a sperimentare.
Ma come possiamo riassumere ai bambini, in modo sufficientemente semplice e completo, le
complesse regole del fare teatro?
Una strada possibile è quella di ridurre tali regole in due facili principi: per giocare
al teatro occorre fare finta ed essere precisi.
Lobiettivo è quello di far applicare ai bambini due condizioni indispensabili al teatro. Da una parte la necessità, affinché il gioco diventi teatrale, di agire sulla realtà per trasformarla attraverso la finzione; dallaltra limportanza di realizzare le proprie invenzioni con sufficiente precisione, in modo che il pubblico dei compagni sia in grado di capire ciò che si vuole comunicare.
A seconda delletà dei bambini con cui state lavorando, potrete soffermarvi o meno a riflettere sul significato di queste due regole ma, in ogni caso, sarà utile non perdere occasione per sottolinearne limportanza e per esortare ognuno a seguirle al meglio.
Una volta chiarite le regole proponete subito un semplice gioco, con
lintento di sperimentarle insieme.
IL GIOCO DELLA PENNA
Prendete una penna, meglio se con il cappuccio, e proponete ai bambini di
applicare ad essa le due regole di cui si è detto.
Il gioco non è difficile da spiegare.
Ogni bambino avrà un po di tempo a disposizione, per pensare a trasformare la penna
in un altro oggetto e per decidere come fare a rendere tale trasformazione
sufficientemente precisa, in modo che i compagni possano indovinare loggetto
imitato: unoccasione, questa, non solo per coinvolgere tutti nelle varie fasi del
gioco, ma anche per ottenere un immediato riscontro della precisione usata nella
realizzazione della propria idea. Poi, quando tutti saranno pronti, invitate i bambini a
mostrare uno per volta ciò che hanno inventato al resto della classe.
Malgrado la semplicità del gioco, sarà bene, soprattutto con i più piccoli, fare alcuni esempi prima di iniziare per stimolare le invenzioni dei bambini. E importante, cioè, dare alcuni spunti di lavoro che incoraggino ad usare la penna in modi diversi, cercando di valorizzare le potenzialità presenti proprio in quel particolare tipo di penna che avete scelto (la presenza o meno del cappuccio o di tappini vari, la facilità o meno di smontaggio in più parti, ecc.).
Le idee possono essere praticamente infinite e la possibilità di scovare, insieme ai bambini, i modi più strani per utilizzare la vostra penna renderà certamente molto più divertente il gioco e, allo stesso tempo, lo arricchirà di nuovi e sempre più interessanti sviluppi teatrali. Sviluppi che potranno naturalmente essere cercati anche allargando il gioco ad ogni oggetto presente in classe, andando alla ricerca delle possibili trasformazioni di tutto ciò che ci circonda.