Ho preferito continuare a lavorare sulle storie individuali dei ragazzi della mia classe: abbiamo tracciato insieme gli alberi genealogici (solo fino ai nonni) delle loro famiglie, scoprendo che riuscivamo a coprire quasi tutto il territorio nazionale (con qualche puntata all'estero: Francia, Tunisia, Egitto, Etiopia).
Ci sono bambini con parenti che vengono, oltre che dalla campagna attorno a Pinerolo o da Torino città, da Ghedi (in provincia di Brescia), da Padova, da Termoli (in provincia di Campobasso), da Bologna, da Sassari, Oristano, Albano Laziale, Vittoria (in provincia di Ragusa), Resuttano (Caltanissetta), Acquaro e Tropea (Vibo Valentia), Potenza, Benevento, Deliceto e Cerignola (Foggia)...
Così ci siamo messi a cercare cartine, foto, notizie storiche e ambientali su tutte queste località, utilizzando soprattutto www.mapquest.com, un atlante interattivo americano su cui si trova di tutto, compresa Pieve di Scalenghe (il che ha dell'incredibile!):
Attorno alle pagine personali dei ragazzi si è formato così, per aggregazione spontanea e poco strutturata, un enorme ipertesto in HTML, che abbiamo poi messo su CD. Si tratta più di un insieme di suggestioni e di piste di lavoro da riprendere per futuri approfondimenti che di un lavoro compiuto. L'intenzione, infatti, è quella di farne un punto di partenza per attività da avviare in altre classi nei prossimi anni.
Ne riporto qualche frammento significativo:
Tra il fare e il dire... mi son messo a vagheggiare, nel bel mezzo del mio laboratorio scassato, un modello organizzativo futuribile: una rete locale come sede di elaborazione cooperativa e di scambio, all'interno della classe o di gruppi interclasse, di materiali redatti in HTML (Intranet), col supporto esterno di risorse istituzionali, pubbliche o private (IRRE o case editrici che pubblicano sulla rete; stai a vedere che...); ad esempio archivi di materiali destrutturati, esempi di impaginazione professionale e schede guida per la realizzazione di materiale didattico insieme ai bambini, archivi di esperienze didattiche già svolte... Il tutto accanto all'ovvia disponibilità dell'oceano informativo più generale (Internet). In altri termini, la rete generale può essere pensata come un serbatoio, libero o strutturato, dal quale attingere materiale in sovrabbondanza. La rete locale, chiudendo momentaneamente i canali con l'esterno pur mantendosi nello stesso ambiente di lavoro, diventa il luogo della rielaborazione, della riflessione condotta operativamente, attraverso prove ed errori di tipo redazionale. E anche un terreno naturale d'incontro tra risorse locali e centri di coordinamento istituzionale. Boh...