imparando ad imparare in internet

IMPARANDO AD IMPARARE A NAVIGARE

Internet si diffonde sul pianeta come una realtà soggetta a mutamenti vorticosi e inarrestabili. La rete viene spesso considerata come media dei media, la banca dati più completa ed esaustiva della storia della cultura umana, strumento principe della comunicazione.
Milioni di persone tutti i giorni navigano, chattano, partecipano ai forum, ai newsgroup, o più semplicemente giocano online. Da una parte all'altra della Terra, incontrandosi in questa moderna agorà, si scambiano conoscenze, idee, informazioni. Si conoscono, comunicano, parlano.
Ma Internet, oltre a un potenziatore comunicativo, è anche una risorsa culturale di non facile accesso in cui cercare informazioni di qualità può risultare frustrante.
Miliardi di informazioni organizzate e indicizzate dai cataloghi dei motori di ricerca, strumenti fondamentali per la navigazione, programmi in grado di cercare qualunque argomento in ogni parte del mondo e di selezionarne una piccola parte per noi.
Nonostante questi raffinati software, comunque, è necessario essere persone in grado di navigare, capaci di operare ricerche su basi critiche, perché gli attuali software di ricerca non sono ancora in grado di selezionare il meglio (o l'utile a determinati scopi) delle sconfinate risorse della rete. Navigare in modo efficace implica il porsi nella prospettiva di imparare ad imparare a navigare. La didattica metacognitiva interviene pertanto nello sviluppo di una dimensione critica della navigazione in Internet, per un uso consapevole, divertente, formativo dell'ipermedialità.
L'acquisizione di una dimensione critica nella navigazione in Internet implica per i bambini riconoscere ed in seguito applicare consapevolmente adeguati comportamenti, strategie, abitudini utili ad un più economico ed efficace processo di apprendimento, di gestione delle informazioni e degli stimoli multimediali offerti dalla rete.
Numerose sono le caratteristiche che rendono i nodi informativi dei siti web efficaci strumenti di crescita metacognitiva. Negli ipertesti multimediali, siano essi su supporto fisico o siti web, la conoscenza è organizzata in modo non sequenziale. L'incontro di nodi problematici e la necessità di soluzioni pone il navigatore nella situazione di effettuare riflessioni metacognitive sulle cause/effetti di date azioni inoltre l'orientamento nel cyberspazio, lungi dall'essere un'abilità "automatica", è piuttosto un'abilità metacognitiva delle più pervasive: permette un piacevole percorso verso l'autoregolazione cognitiva e cioè processi di monitoraggio delle componenti d'azione.
Imparare ad imparare a navigare viene a porsi, quindi, come una meta-abilità che evolve con l'allievo e diviene il filo conduttore che lo guida ad una positiva assunzione di responsabilità in merito alla propria esperienza di navigazione e di comunicazione in Internet.
La più efficace modalità di realizzazione della didattica metacognitiva, sembra l'approccio autoregolativo, nel quale gli allievi vengono aiutati nel processo di riconoscimento delle abilità necessarie allo svolgimento di compiti di apprendimento ed incoraggiati alla scelta ed alla più produttiva applicazione di adeguate strategie operative:
· orientarsi nel cyberspazio
· pianificare ricerche e navigazioni finalizzate
· valutare attendibilità utilità trasferibilità delle informazioni
L'influenza dell'ipermedialità non si ferma all'area cognitiva: il tipo di insegnamento richiesto nell'uso dei prodotti ipermediali a fini didattici deve produrre una condivisione dei processi attivati per l'apprendimento, processi che portano l'allievo alla risoluzione autonoma delle problematiche ed un'armonica esplorazione dei contenuti presentati. In questi percorsi individuali, con la guida delle mappe concettuali che l'allievo costruisce al fine di dare senso a quanto scoperto, interagiscono necessariamente le diverse aree: cognitiva, affettiva e metacognitiva, in una reale produzione di sapere unitario.
La didattica metacognitiva è divenuta un'area di efficace intervento nella pratica educativa poiché investe il nucleo di senso-prospettiva dell'intero processo di insegnamento/apprendimento ed agisce sulla natura dei percorsi evolutivi di ogni persona. L'insegnante che opera in armonia con le teorie metacognitive favorisce gli allievi nell'impegno di imparare ad imparare: in questo panorama la didattica metacognitiva assume in un significato paradigmatico, è un campo di intervento affascinante e nel contempo impegnativo. L'uso didattico di Internet sovverte pertanto la figura dell'insegnante come tuttologo, per gli insegnanti usare tecniche metacognitive vuol dire adottare intese collaborative finalizzate alla proposta ed allo sviluppo di un insieme di abilità trasversali che hanno a loro volta una positiva ricaduta nell'intero processo evolutivo di ogni discente. Il ruolo dell'insegnante diviene quello di modello e consigliere, partecipe agevolatore di processi e apprendimenti, meta-docente in Internet.
Anche la figura dell'allievo viene ad essere modificata nella prospettiva di imparare ad imparare a navigare: gli alunni saranno persone che devono apprendere a fare un uso nuovo, differenziato e strategico delle informazioni, a comunicare efficacemente in modalità sincrona ed asincrona, a risolvere in modo efficace i problemi sempre più complessi che le comunità reali e virtuali.